“Vale davvero la pena ricominciare ogni volta?”
(Don Raimondo Artese)
Tre suggestioni cui attingere per riprendere il cammino: Natale, il Calendario e il verbo “Ringraziare“
Anche se non è la domanda di un lettore, penso che la questione di questa volta ce la poniamo in tanti: da dove attingere la forza di ricominciare? Dopo più di due anni con il Coronavirus che ci condiziona gravemente, dopo le varie persone che abbiamo perso, dopo le tante battaglie perse in un anno,., e forse in una vita… vale la pena ricominciare? Da dove attingere la forza?
Per rispondere a questa domanda, vorrei attingere a tre suggestioni che abbiamo in questo periodo.
- La prima è quella del collocazione della festa di Natale. I cristiani della Chiesa di Roma avevano scelto una data simbolicamente molto forte, quella del dies natalis solis invicti del 25 dicembre. È la data in cui, dopo il solstizio d’inverno, la durata del giorno ricominciava ad aumentare. C’era più luce che buio e quindi era la data della rinascita del sole. I cristiani hanno ritenuto che proprio quella data era simbolicamente importante per festeggiare la nascita di Gesù Cristo, vera luce del mondo, il vero “Sole”, l’invincibile e l’invitto. Il Natale, oltre i regali, oltre i cenoni, è la festa della speranza, di Cristo nostra speranza.
- Nella stessa linea, vorrei fare una seconda suggestione: quella del sovrapporsi (senza coincidenza) tra l’anno solare e l’anno liturgico. Il nostro anno solare potrebbe non avere tutti i colori che desideriamo, ma esso è portato e supportato dall’anno liturgico, dal mistero di Gesù Cristo morto e risorto, dalla memoria della Madre di Dio e di tanti santi. L’energia per ricominciare non viene dal calendario, viene dal fare memoria del Cristo vivo e dei suoi santi. Fare memoria, nella fede biblica, è permettere all’Evento di diventare presenza, forza che trasforma il presente.
- Infine, “ringraziare” – e non lo dice solo la fede, ma anche la psicologia – è una grande potenza di rinvigorimento. Ringraziare ha una capacità sanante della memoria, rafforzante del presente e illuminante del futuro.