Una foto del 1999 che scalda il cuore e fa innalzare un immenso “Grazie don Raimondo”

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Cercare qualcosa che non riesci a trovare da un sacco di tempo e nel cercare si trova qualcosa di inaspettato: una vecchia foto sul cui retro c’è scritto “1999”. “Alla colonia estiva al mare portavo una ventina di bambini con il mio furgone, facendo due volte il viaggio di andata e ritorno tutti in una non c’entravano.” Immediato un tuffo nei ricordi di quello scatto e il desiderio del “ricercatore” (don Raimondo) di condividere quel ricordo con gli altri protagonisti di quella foto.

E tra questi Manuela Di Fiore, una bambina oggi diventata donna con un lavoro importante a Milano e con un post pubblico su Facebook, ringrazia: “Oggi per diverse ragioni è un giorno malinconico. Quello che noi che facciamo i FICHI che ogni tanto parliamo in inglese chiamiamo #BlueMonday . Raimondo Artese manda una foto che risveglia ricordi e bellissime sensazioni oa appunto #goodvibes E’ di valore il mettere a disposizione il proprio tempo per la comunità e per trasmettere ai bambini e ragazzi i valori dell’ #amicizia della #pace e del #rispetto Valori indipendenti dal credo religioso o politico o dall’età che la Parrocchie 3.1 ha sempre portato avanti a San Salvo o almeno ci ha sempre provato (per i criticoni). Ora non riesco a taggare le persone nella foto perchè devo tornare a lavoro, stasera farò un aggiornamento del post, Ci tenevo a RINGRAZIARE il mio territorio e tutti i miei educatori, amici e riferimenti. Siete la mia forza e luce per provare ad essere una brava persona.

A volte, un semplice post sui social media può innescare un vortice di emozioni e ricordi. È quello che è successo oggi, quando la foto condivisa da Don Raimondo Artese ha letteralmente risvegliato un universo di sensazioni positive. Un “Blue Monday” un po’ malinconico si è trasformato in un’esplosione di #goodvibes, grazie a un’immagine che sembrava custodire gelosamente i ricordi di un tempo passato.

Una fotografia datata 1999, è l’istantanea di un’epoca, un fermo immagine di un momento significativo che ha toccato le corde più profonde.
Quel semplice scatto del 1999 non è solo un’immagine ingiallita dal tempo. È un simbolo potente di un impegno costante e di valori che resistono al passare degli anni. Valori universali, che non conoscono confini e che sono fondamentali per la crescita dei più giovani e per la costruzione di una comunità solida.

La foto del 1999 diventa così un testimone verace, efficace e nel contempo silenzioso di questo impegno. Un’immagine che racconta storie di incontri, di condivisione, di momenti in cui la comunità si è unita per coltivare questi ideali. Un’istantanea che, a distanza di tanti anni, continua a ispirare e a ricordare l’importanza di seminare buoni semi nel cuore dei ragazzi e delle ragazze. In un mondo spesso frenetico e carico di sfide, ritrovare un’immagine del passato che evoca sentimenti positivi è un vero dono. È un promemoria potente di ciò che conta davvero: i legami umani, i valori condivisi e l’impegno costante per costruire un futuro migliore, partendo dalle fondamenta solide dell’amicizia, della pace e del rispetto.

L’autrice del post, con un’emozione palpabile, esprime la gratitudine verso il proprio territorio e verso tutte le persone che hanno contribuito a rendere speciali quei momenti: don Raimondo Artese, gli educatori, amici e punti di riferimento. Persone che, con la loro presenza e il loro esempio, sono state e continuano ad essere una forza e una luce nel percorso di crescita personale.

La riscoperta di una foto del 1999 si è trasformata in un’occasione per celebrare la forza della comunità, la bellezza dei valori condivisi e l’importanza di guardare al passato con gratitudine e speranza per il futuro. Un vero e proprio inno alle #goodvibes che continuano a risuonare nel cuore di chiunque abbia avuto la fortuna di far parte di quel prezioso capitolo della storia.

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