Sono tutte belle le mamme del mondo
Pescocostanzo. Dissertazione del nostro Franco Valente sulla “Madonna del Canneto”. Sul prospetto del campanile della Badia di Canneto sul Trigno,in epoca imprecisata,ma probabilmente durante uno dei rifacimenti recenti,fu crollata una epigrafe:Albas Nicolaus A.D. MCCC XXIX (“Abate Nicola anno Domini 1329″). Di questo abate non sappiamo assolutamente nulla,ma la data,come vedremo,e’ in qualche modo importante.Forse e’ la traccia per capire chi fece la statua che l’8 settembre di ogni anno viene portata in processione. La statua lignea della Madonna di Canneto:Non avrebbe alcuna importanza parlare dell’immagine lignea della Madonna se non fosse il concreto punto di riferimento per la comunita’ di Roccavivara che da tempo immemorabile le rivolge un’attenzione particolare un rapporto straordinario che non finisce nel periodo della sua festa,ma si concretizza per tutti i giorni dell’anno in una costante contribuzione al mantenimento del Complesso religioso che,non più monastero,e’ diventato una santuario mariano. La festa si celebra nel giorno cantico dell’8 settembre,che per tradizione che viene ripresa dalla fonte apocrifa del Protovangelo di Giacomo. Fu papa Sergio I,nel VII secolo,a disporre la celebrazione annuale. Nulla sappiamo dell’origine del festeggiamento della Nativita’ di Maria nel Monastero di Canneto e nulla conosciamo dell’origine della statua che annualmente viene portata in processione. Solo i caratteri stilistici sono di aiuto per tentare una sua dotazione. Concordemente tutti gli studiosi riconducono al XIV secolo l’epoca in cui sarebbe stata realizzata e tantomeno il nome del suo realizzatore. Probabilmente quando si decidera’ di eseguire un’indagine al Carbonio 14 avremo notizie più esatte, ma per il momento ci si puo’ affidare solo alla lettura stilistica,avendo come riferimento temporale oltre sculture lignee per le quali rimangono le medesime problematiche. Si tratta di una statua che mostra Maria che regge sulle proprie ginocchia il Bambino:”Vi sono ovale,gli occhi a mandorla,il collo lungo,il modo,come sono scolpiti il corpo,gli abiti,il velo,caratteristiche queste presenti nelle Madonne che si rifanno ad un unico stile,anche se in ognuna con le interpretazioni individuate dagli esecutori” (Ada Trombetta). Tutti gli studiosi sono concordi nel,ricondurre gli XIV secolo l’epoca dell’esecuzione.
Franco Valente