Siamo chiamati a generare speranza e a non scandalizzare l’altro

Commento al Vangelo di don Raimondo Artese

Quante volte ci da fastidio che qualcuno goda degli stessi benefici che abbiamo ricevuto e siamo gelosi e vorremmo essere sempre migliori degli altri.
Gesù vuole far capire agli Apostoli, ma anche a tutti, che non devono essere gelosi e non devono avere a cuore i propri vantaggi, ma devono avere a cuore che si moltiplichi per tutti i beni ricevuti.

Marco facendo chiedere a Giovanni «non ci seguiva», ci prepara alla risposta di Gesù che vuole farci capire che i cristiani, anche senza vederlo, devono seguire solo Gesù, gli apostoli e i loro successori che sono degli “inviati”.

Oggi celebriamo la festa dei Santi Arcangeli, e deve essere anche la nostra festa, poiché gli angeli non custodiscono il privilegio di essere con il Signore, ma svolgono il compito di essere nostri custodi e messaggeri del disegno di Dio, come tante volte sentiamo nella Bibbia.

Anche io e te quindi non dobbiamo essere gelosi, come fanno i bambini quando nasce un fratellino, ma dobbiamo essere testimoni credibili per fa trasmettere, che il cristiano seguire Gesù, anche se non lo vede, e i suoi successori, per essere portatori di speranza.

In famiglia gli sposi, con gesti quotidiani, possono vivere la volontà di Dio e poter trasmettere ai figli gli insegnamenti necessari ad affrontare la vita e vivere da figli di Dio.

Ed io come vivo il mio ruolo in famiglia e nella Comunità? Signore, mi hai donato la vita, insegnami a credere nella salvezza, che viene da Te, e generare speranza perché non possa scandalizzare l’altro se non rispondere al male con il bene e all’offesa con il perdono. Amen

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