Scout sansalvesi raccontano la loro esperienza al Francescout ad Assisi
La spiritualità francescana e quella scout sono sempre state in dialogo: per questo, da qualche anno, i francescani di Assisi propongono ritiri per Capi e ragazzi delle varie associazioni scout da vivere insieme a frati e suore francescani. Gli incontri si svolgono ad Assisi, nelle vicinanze della Basilica di Santa Maria degli Angeli e di solito, occupano solo una parte della giornata, così che ogni clan / fuoco / noviziato possa organizzare le proprie attività.
Di seguito l’esperienza raccontata dagli scout di San Salvo.
Dal 27 al 29 dicembre noi del Clan Talitakum di San Salvo ci siamo recati ad Assisi per partecipare al Francescout (Home – Francescout) di Natale. Il tema della vita è stato al centro delle nostre attività permettendoci di approfondire il “capitolo” che stiamo analizzando.
Il primo giorno, appena arrivati, abbiamo incontrato tutti gli altri gruppi presenti all’evento. Dopo una breve pausa uno degli organizzatori ha introdotto il tema centrale e ha spiegato le varie fasi dal concepimento alla nascita. In particolare si è soffermato sull’aborto esprimendo le sue opinioni sostenute da varie statistiche e informazioni scientifiche. Per noi è stato molto interessante e abbiamo scoperto cose di cui non eravamo a conoscenza. Il pomeriggio del primo giorno abbiamo poi fatto un giro della città seguendo un itinerario definito, respirando l’atmosfera francescana che pervade il borgo. Questo ci ha permesso sia di riflettere su noi stessi, su come ci vediamo e sulle nostre insicurezze attraverso dei momenti di “deserto”; sia di visitare i luoghi che sono stati molto importanti nella vita di San Francesco. E’ stata un’attività molto stimolante che ci ha invitato a confrontarci con le nostre paure e a fare i conti con chi siamo veramente riflettendo sui nostri pregi e sui nostri difetti. La sera poi abbiamo esposto le nostre riflessioni nel cerchio, vivendo un momento di condivisione.
La mattina seguente, alcuni frati francescani che ci hanno raccontato le loro esperienze sulle loro missioni in varie parti del mondo e abbiamo continuato il discorso sull’aborto. Nel pomeriggio abbiamo camminato fino al suggestivo eremo di San Francesco dove abbiamo animato la veglia, il cui tema era “il presepe ai nostri giorni” in cui ogni pattuglia ha interpretato un personaggio del presepe a scelta utilizzando metodi differenti. Una volta rientrati abbiamo avuto un confronto molto interessante con il frate che aveva parlato dell’aborto il giorno precedente. La giornata si è conclusa con una veglia organizzata dai frati e dalle suore nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, e chi voleva poteva usufruire, alle condizioni chieste dalla chiesa, l’indulgenza. A fine veglia c’è stata la firma della carta di clan.
Il terzo e ultimo giorno, la mattina abbiamo ascoltato alcune testimonianze sul tema dell’aborto e subito dopo ripartiti. Questa esperienza è stata molto utile perché ci ha messo davanti a punti di vista diversi che forse non avremmo mai considerato e abbiamo imparato a non dare sempre per scontato quello che ci viene detto. Il clima di comunità ha permesso a ognuno di noi di esprimere la propria opinione in piena libertà e senza sentirsi giudicato. (Giulia Pierri)