Rinunciare alla carriera per essere moglie e mamma
Ciascuno di noi, a prescindere dall’età e dallo stato in cui si trova, usando le parole di papa Francesco, è chiamato a essere “l’adesso di Dio“. Ma cosa significa esse “l’adesso di Dio”? Molto probabilmente significa semplicemente percorrere la strada di uomini e donne che vivono ogni aspetto della propria vita con la consapevolezza che Dio ama ciascuno di noi e le persone che ci circondano (comprese le più antipatiche) in maniera incommensurabile e facendo nostre le parole di San Paolo “Non sono io che vivo ma è Cristo che vive in me”. Umanamente sembra facile a dirsi ma difficile da realizzare. Il nostro “adesso” è imperniato della nostra umanità, dei nostri sogni, speranze, delusioni, fatiche e tutti quegli infiniti microcosmi che attraversano la nostra quotidianità.
Uno di questi infiniti microcosmi dell’umanità è senz’altro quello del pianeta mamme. Oggi quando capita che incontro una mamma che spinge con una mano un passeggino e con l’altra un altro bambino che a sua volta stringe la mano di un fratellino, li osservo con infinita tenerezza perchè mi riportano indietro nel tempo a quando avevo i primi tre figli ancora piccoli. Un tempo che vivevo come se quell’adesso non avesse una sua evoluzione. Tra il primo e il terzo figlio ci sono 5 anni di differenza e non potendo contare su appoggi di nonni e/o altri familiari mi ritrovavo costantemente in quella situazione.
Dopo circa sei mesi dalla nascita del mio secondo figlio e la morte di mia mamma mi sono sentita chiamata a fare una scelta radicale: essere moglie e mamma a tempo pieno. All’inizio non è stato semplice anzi: una situazione che mi stava stretta ed era per me motivo di grande sofferenza. Pensavo: “Tutti quei sacrifici per conseguire una laurea non sono serviti a niente. Forse era meglio non studiare”. Mi rimbalzavano nella mente tanti pensieri simili. Ma proprio nel frattempo che vivevo quell'”adesso” di allora, ho scoperto la bellezza di essere moglie e mamma a tempo pieno. Per il mio carattere e per il mio modo di essere, se avessi lavorato, molto probabilmente sarei stata in una sorta di limbo in cui non ero né carne e né pesce. Di sicuro non sono una mamma perfetta: spesso mi sembra di fare acqua da tutte le parti in questo difficilissimo ruolo ma, oggi più che mai, so che quella, in quel momento, era la strada giusta per me. La bellezza di essere mamma a tempo pieno risiede in quell’indescrivibile mistero di servire per puro amore viscerale. Come ogni mamma so che i miei figli sono dei semplici e meravigliosi doni che un giorno dovranno prendere la loro strada. Essere con loro in particolari momenti della loro vita lo considero un grandissimo privilegio che mi ha consentito di crescere come donna e mamma insieme a loro. La strada della genitorialità non ha un vademecum che ti a guida in ogni passo ma è un incredibile e meravigliosa avventura anche se non sempre semplice e a volte anche molto difficile che si vive insieme ai figli. Di sicuro non sono una donna che si è realizzata nel lavoro ma ho vissuto in pienezza tutta la bellezza e la fatica dell’ essere mamma e di questo posso solo rendere grazie a Dio.
Ed è stato ancora più bello vivere questo mio ruolo di mamma confidando in Dio e nella Vergine Santissima.
Rubrica sono una mamma non sono una santa.