“Quanto è difficile fare la Volontà di Dio
(Commento al Vangelo di don Raimondo Artese)
Martedì 2 novembre: commemorazione dei defunti – La Parola del Signore
Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno». (Gv 6,37-40)
“Volontà” di Dio/Padre è ripetuta quattro volte in queste poche righe. Quanto è difficile fare la Volontà di Dio. La sfida più grande cui Dio ci sottopone è l’accettazione della morte. È sicuramente doloroso, infatti, accettare questo mistero che spesso, nella nostra debolezza umana, ci induce a vacillare e a titubare anche della nostra stessa fede. Gesù stesso, ha sudato sangue nell’orto degli ulivi, per accogliere la volontà del Padre.
Dio, però, proprio in queste occasioni di dolore smisurato, come ho potuto costatare in persone che stavano andando verso l’ultimo respiro, ci viene incontro e, mediante la fede e la preghiera, riesce a ridurre la sofferenza e la lontananza fisica dalle persone care.
La fede ci aiuta a superare i nostri limiti mortali e ci fa prendere consapevolezza che la morte si rivela come una rinascita che ha il sapore dell’eternità e ci porta alla gioia vera in quanto solo allora ritorneremo ad essere pienamente figli di Dio ed in piena beatitudine.
Ed io quante volte mi sono ribellato ala Volonta di Dio? Ho paura della morte o riesco ad affidarmi?
Signore, nessuno di noi accetta facilmente la morte che ci strappa da questa vita e dalle persone con cui viviamo e amiamo. Ma sono certo che anche Tu non ami la morte e l’hai combattuta nel Tuo Figlio, che versando il sangue, è risorto. Ed è per questo che di fronte alla morte, fa che non mi scoraggi e mi sento abbandonato, ma fa che la tua parola disegni in me i sentieri della speranza della vita eterna. Amen