“Proclamate il Vangelo, la storia di Gesù Cristo. Se Cristo vive in noi tutta la nostra vita cambia. “
Commento al Vangelo di don Simone Calabria
Gesù lascia la terra, sale al cielo, con un bilancio passivo: gli sono rimasti soltanto undici uomini impauriti e confusi che stanno a fissare il cielo, e un piccolo gruppetto di donne tenaci e coraggiose. L’hanno seguito per tre anni sulle strade di Palestina, non hanno capito molto ma l’hanno amato molto, e sono venuti tutti all’appuntamento sull’ultima montagna e gli domandano: “Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni”. Lui parlava della ricostituzione del regno di Dio con la sua morte e risurrezione, loro capivano il regno d’Israele.
E invece di restare con loro, Gesù se ne va! “Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo…Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto”. Con un atto di grande fiducia negli uomini li rassicura e dice loro: “Non abbiate paura, ce la farete! Vi mando lo Spirito Consolatore che vi aiuterà”.
E questa è la sola garanzia di cui Gesù ha bisogno. Ora può tornare al Padre, rassicurato di essere amato, anche se non del tutto capito, e sa che nessuno di loro lo dimenticherà. Ecco dunque cos’è accaduto: con l’Ascensione il Signore comincia un nuovo modo di essere presente nel mondo. Gesù è l’assente che è un ardente presenza. Egli è qui, è qui ora: questa è l’affermazione centrale della nostra fede. E risorto, è tra noi!
Non più il volto, l’umanità di Gesù di Nazareth, ma la compagnia, l’amicizia di quel gruppetto di apostoli che formano la Chiesa! “Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Canto al Vangelo): Gesù è qui anche ora. Tutta la nostra forza, il segreto della nostra capacità di cambiare il mondo, la famiglia, il paese, il luogo di lavoro, sta in questa consapevolezza, che è la fede: Egli è qui. Gesù se ne va, ascende al cielo ma vuole restare realmente presente, vicino, attraverso di noi, per mezzo del nostro cuore, volto, parole e nomi. L’unico vero compito, la missione della vita è permettere al Signore di rivelarsi al mondo attraverso di noi! La presenza Sua è attraverso il segno della Chiesa.
Che questo accada è anzitutto una questione di amore. Davvero ogni altro potere è ridicolo al confronto di quello di Cristo, perché il Suo è un potere sui cuori, perché, di fronte a Lui, noi siamo assolutamente amati e liberi. Amore e libertà, perché l’amore vero fa crescere la libertà, non è mai un possesso. Anche l’amore più puro è «pervaso» dalla pretesa e dal calcolo. La testimonianza a Cristo è il potere che Lui ha sul nostro cuore. Questo, allora, dobbiamo fare: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”. “Proclamate, annunciate”.
Nient’altro. Non dice: “Organizzate, occupate posti importanti, emanate leggi, ma semplicemente: “Proclamate”. Che cosa dobbiamo proclamare? Il “Vangelo”. Non le mie idee, non la soluzione dei nostri problemi, non una politica o una teologia migliori: solo il Vangelo, la storia di Gesù Cristo. Se Cristo vive in noi tutta la nostra vita cambia. Amen!