Preghiera per l’ Immacolata Concezione
(Don Raimondo Artese)
Madre nostra Immacolata, oggi i Tuoi Figli si stringe intorno a te. La nostra presenza vuole esprimere l’amore e la devozione per te, che vegli su tutti noi.
E tu vedi e accogli anche quei fiori invisibili che sono tante invocazioni, tante suppliche silenziose, a volte soffocate, nascoste ma non per te, che sei Madre.
Siamo venuti a renderti omaggio e ti portiamo il ringrazia-menti e le suppliche di tutti i tuoi figli, vicini e lontani.
Tu, dal Cielo in cui Dio ti ha accolta, vedi le cose della terra molto meglio di noi; ma come Madre ascolti le nostre invocazioni per presentarle al tuo Figlio, al suo Cuore pieno di misericordia.
Prima di tutto vi portiamo l’amore filiale di innumerevoli uomini e donne, non solo cristiani, che nutrono per te la più grande riconoscenza per la tua bellezza tutta grazia e umiltà: perché in mezzo a tante nubi oscure tu sei segno di speranza e di consolazione.
Ti portiamo i sorrisi dei bambini, che imparano il tuo nome davanti a una tua immagine, in braccio alle mamme e alle nonne, e cominciano a conoscere che hanno anche una Mamma in Cielo.
E quando, nella vita, capita che quei sorrisi lasciano il posto alle lacrime, com’è importante averti conosciuta, avere avuto in dono la tua maternità!
Ti portiamo la gratitudine degli anziani e dei vecchi:
un grazie che fa tutt’uno con la loro vita, tessuto di ricordi, di gioie e di dolori, di traguardi che loro sanno bene di aver raggiunto con il tuo aiuto, tenendo la loro mano nella tua.
Madre, Ti portiamo le preoccupazioni delle famiglie, dei padri e delle madri che spesso fanno fatica a far quadrare i bilanci di casa, e affrontano giorno per giorno piccole e grandi sfide per andare avanti.
In particolare ti affidiamo le giovani coppie, perché guardando a te e a San Giuseppe vadano incontro alla vita con coraggio confidando nella Provvidenza di Dio.
Ti portiamo i sogni e le ansie dei giovani, aperti al futuro ma frenati da una cultura ricca di cose e povera di valori, satura di informazioni e carente nell’educare, suadente nell’illudere e spietata nel deludere.
Ti raccomandiamo specialmente i ragazzi che più hanno risentito della pandemia, perché piano piano riprendano a scuotere e spiegare le loro ali e ritrovino il gusto di volare in alto.
Vergine Immacolata, avremmo voluto oggi portarti il ringraziamento per la pace che da tempo chiediamo al Signore. Invece dobbiamo ancora presentarti la supplica dei bambini, degli anziani, dei padri e delle madri, dei giovani di quelle terre martoriate dalle guerre e dalla violenza, che soffre tanto.
Ma in realtà noi tutti sappiamo che tu sei con loro e con tutti i sofferenti, così come fosti accanto alla croce del tuo Figlio.
Grazie, Madre nostra!
Guardando a te, che sei senza peccato, possiamo continuare a credere e sperare che sull’odio vinca l’amore, sulla menzogna vinca la verità, sull’offesa vinca il perdono, sulla guerra vinca la pace. Così sia!