Pentecoste: impariamo a invocare lo Spirito Santo ogni mattina
Oggi Santa Madre Chiesa celebra la solennità della Pentecoste. Moltissime sono le parrocchie che ieri hanno vegliato in attesa di questa grande festa e tra queste anche le parrocchie di San Salvo.
La fede è un dono che Dio fa ad ogni uomo. Ma nello stile di Un Dio che è il Padre per eccellenza e buon Padre di famiglia, lascia che i propri figli possano accettare questo bellissimo dono. Se così non fosse non sarebbe un Dio d’amore ma un Dio dittatore. È come quando una persona cara ci fa un regalo sta a noi se accettare e dare risalto a quel dono o se buttarlo nella spazzatura.
Lo Spirito Santo è come la carta che avvolge e impreziosisce il dono della fede e poi ne diventa nel contempo “contenuto, contenitore e donatore vivo” di tanti altri preziosissimi doni e che è ricco, meraviglioso bello e imprescindibile dagli altri contenuti.
Da tantissimi anni cammino con il movimento ecclesiale del Rinnovamento Nello Spirito, un movimento della cui spiritualità sono profondamente innamorata e che ha come suo fulcro d’esistenza proprio lo Spirito Santo. E proprio in questo cammino mi hanno insegnato a invocare lo Spirito Santo nella mia vita, anche se spesso me ne dimentico.
Ma cosa significa invocare lo Spirito Santo? In un recente corso di riflessione sulla fede il relatore Amabile Guzzo ci ha esortati a invocare lo Spirito Santo ogni mattina già quando ci svegliamo subito dopo aver ringraziato Dio della vita che ci sta donando (non è scontato il nostro svegliarci dal letto) e poi a invocare ossia a chiedere allo Spirito Santo di fare ciò per cui è stato chiamato. Come ci aveva preannunciato Gesù
“… il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto” (Gv 14,21-26).
Ma lo Spirito Santo seppur è sempre all’opera, verrà con più forza nella nostra vita se noi lo invitiamo espressamente. Posso testimoniare che nelle mattine in cui mi sono ricordato di invocarlo ne ho riconosciuto la bellezza e il valore anche in piccole cose. Mi sono ritrovata in situazioni belle che mai avrei immaginata di vivere o di dire ed anche scampata a situazioni spiacevoli. Voglio raccontare un micro episodio di quanto mi è successo ieri mattina, uno di quei giorni in cui mi sono ricordata di invocare lo Spirito Santo. Premesso che, mea culpa, sono una di quelle donne che è già tanto se si ricorda di mettere gasolio, ieri mattina, istintivamente e senza averci minimamente pensato, dopo aver fatto rifornimento ho chiesto al benzinaio di controllare olio e acqua al motore. Erano quasi al secco.
Allora davvero re-impariamo ogni giorno a invocare lo Spirito Santo sul nostro essere, sui nostri cari, sul nostro lavoro, e dargli la libertà di operare e stare con noi in ogni micro istante della giornata che ci apprestiamo a vivere. Di sicuro le meraviglie non mancheranno.