Oltre il Natale doneremo la vita per amore?
(Commento al Vangelo di don Silvio Santovito)
In questa seconda domenica di Natale ci è riproposto il vangelo ascoltato nella Messa del giorno di Natale, il prologo di San Giovanni. Una lettura tutta teologica della nascita di Cristo Salvatore in mezzo all’umanità. Con un discorso profondo e intenso a tratti anche difficile alla nostra comprensione san Giovanni rinnova l’annuncio straordinario del rapporto d’amore indissolubile che si è generato tra Dio e l’uomo, un rapporto che anche di fronte agli egoismi e alle cattiverie degli uomini non sarà mai rinnegato da Dio. Questa storia d’amore tra Dio e ogni uomo è raccontata da Gesù, Parola fatta carne, parola entrata nella carne della vita degli uomini, in tutta la debolezza della condizione umana, che viene a raccontarci la bellezza di Dio e la gioia di essere uomini veri, somiglianti a Dio, capaci di accogliere la tenerezza di Dio e vivere la vita riuscita, realizzata secondo i disegni di Dio.
Per questo Cristo, Verbo fatto carne, vive la missione di rischiarare la vita degli uomini squarciando le tenebre nelle quali essi si trovano, il mondo è stato fatto per vivere nella luce di Dio, ma gli uomini che la devono riflettere non l’hanno accolta e anche tra i discepoli del Cristo alcuni hanno inseguito false luci affidando il cuore e la vita alle illusioni del mondo che non hanno il potere di realizzare la vera gioia.
L’accoglienza riservata alla Parola fatta carne realizza la nostra identità di figli di Dio cioè ci rende capaci di dialogare con Dio e di accogliere in dono la sua stessa vita divina che ci viene regalata.
Tutto questo è realizzato da Gesù perchè è un Dio dall’amore infinito, Lui è bontà, amore incondizionato e fedele ci mette nella condizione di contemplare la gloria del Padre perchè vedendo Lui, ascoltando Lui siamo uniti al Padre del cielo.
Anche oggi, come a Natale, il Vangelo ci mette di fronte alla dichiarazione d’amore che Dio in Gesù rivolge alla nostra vita e ai nostri cuori. Siamo chiamati a riflettere sulla voglia e il coraggio che abbiamo di compromettere la nostra vita nel suo progetto d’amore su di noi, su che cosa siamo disposti a donare gratuitamente di nostro a questo di Dio follemente innamorato di noi, su cosa siamo disposti a vivere per lui dopo averlo accolto nel santo Natale che stiamo celebrando. Il rischio è che tutto torni a scorrere come prima o peggio di prima nella routine quotidiana afferrati dalla noia, dalla frenesia o oppressi dallo stress che annebbiano la vita. Lasciamo che questo tempo intenso che stiamo vivendo lasci un segno bello nel nostro cuore, che il nostro futuro sia illuminato da questa luce che rischiara le tenebre per scoprirci uomini veri, uomini realizzati intenti nel servizio che Cristo ci richiede per arrivare a donare la vita per amore come Lui è venuto a donare la vita per amore a noi.