Messaggio dell’Arcivescovo per gli studenti
Cari Amici,
l’anno scolastico 2020-2021 si presenta in modo del tutto particolare: la pandemia da Coronavirus che abbiamo dovuto affrontare e che stiamo ancora affrontando condiziona i nostri comportamenti e richiede attenzioni e precauzioni tanto necessarie, quanto per molti aspetti inedite.
Oltre a raccomandare il senso di responsabilità verso se stessi e verso il bene comune, per osservare quanto ci viene richiesto (dall’uso della mascherina, al lavaggio frequente delle mani, al distanziamento fra le persone, all’impiego dei banchi singoli…), mi sembra importante richiamare l’importanza che in questa fase può avere la didattica via rete, sottolineando al tempo stesso il valore impareggiabile di quella in presenza, che consente ai nostri ragazzi e giovani di socializzare fra loro e di stabilire anche con i docenti rapporti significativi e fecondi. Lo ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con parole che desidero riportare: «So bene, cari studenti, che la scuola vi è mancata… Avete avvertito quanto valesse l’incontro quotidiano con i vostri insegnanti, la vicinanza dei vostri compagni… Quel che è accaduto è stato come una lezione di vita che vi ha fatto comprendere, in modo chiaro, come la scuola sia indispensabile allo sviluppo personale di ciascuno di voi» (a Vo’ Euganeo, Padova, il 14. 09. 2020).
Il Capo dello Stato ha aggiunto anche una considerazione che deve farci particolarmente pensare: «L’inaugurazione dell’anno scolastico, mai come in questa occasione, ha il valore e il significato di una ripartenza per l’intera società…Ci troviamo di fronte a una sfida decisiva». Si tratta di una sfida da cogliere e da affrontare insieme: è l’invito e l’augurio che rivolgo a tutti, Docenti, Personale non Docente e Studenti con i Loro Familiari, che tanto sono chiamati a fare per accompagnare i Loro Figli in questa fase delicata.
Auguro in particolare ai nostri ragazzi e giovani un’intensa e fruttuosa attività di studio e di crescita umana, culturale e spirituale, da vivere con serenità e autentica coralità. Prego perché tutto questo si realizzi al meglio, mentre offro a Voi tutti come spunto di riflessione un brano della mia recente lettera pastorale sulla prudenza, virtù più che mai necessaria in tempi non facili come questi: «A causa della pandemia dovuta al Coronavirus l’intera umanità si è trovata a vivere una fase in cui a tutti sono state richieste decisioni pratiche importanti, al fine di adottare stili di vita e comportamenti che… ognuno è stato chiamato a far propri in maniera consapevole e responsabile, con rigorosa prudenza.
La devastante azione del virus ha infranto modelli che sembravano vincenti e definitivi, fondati sulla corsa ai consumi continuamente stimolata dalla propaganda, alla ricerca di piaceri suggeriti come appetibili e facili a conseguirsi a prescindere da ogni giudizio morale… Il virus ha colpito questa presunzione, facendo vittime in tutto il pianeta…, La drammaticità dell’esperienza ha anche mostrato esempi altissimi di dedizione e di generosità, specialmente fra medici, operatori sanitari, sacerdoti e addetti ai servizi essenziali, che non si sono risparmiati, fino al punto da perdere in numero notevole la propria vita» (da La prudenza, virtù dei coraggiosi, Lettera pastorale per l’anno 2020-2021, n. 1). Possa Dio aiutarci a far tesoro di questi esempi e accompagni tutti Voi nel cammino di crescita personale e collettivo che la scuola propone. Vi benedico, portandoVi nella preghiera e nel cuore
Bruno Forte