Mercoledì 23 dicembre: “Contempliamo il presepe”
Appuntamento on line mercoledì 23 dicembre alle ore 21
“Il presepe meditato” è l’invito del gruppo del Rinnovamento Nello Spirito “Madonna delle Grazie” di San Salvo per riflettere e meditare quel grande mistero che in questi giorni è rappresentato da un insieme di statuine racchiuse in una “capanna” e che adornano le nostre case.
Dieci fratelli in Cristo, con grande semplicità, mediteranno altrettanti personaggi che caratterizzano la scena della natività cercando di dare risalto anche alla “onnipresenza” dello Spirito Santo.
L’appuntamento è previsto per mercoledì 23 dicembre alle ore 21 tramite la piattaforma Meet ed è aperto a tutti. Per chi lo desidera basterà collegarsi sul link:
https://meet.google.com/xwa-fxhr-ysq.
A presentare e a moderare l’evento sarà la cantautrice sansalvese Lara Molino.
I personaggi che passeranno sotto i riflettori sono:
- Gli angeli
- Il bue
- L’asino
- La pecora
- I pastori
- L’estasiato
- I re magi
- Giuseppe
- Maria
- Il Bambino
Per papa Francesco “meditare non significa solamente «considerare» o «ragionare», ma soprattutto farsi presenti alla scena del mistero, essere testimoni anche grazie all’immaginazione. Se non si vede la scena della Natività, non si vede la luce. E se la luce non si vede, essa diventa un puro contenuto intellettuale, incapace di toccare il cuore e la sensibilità. Bisogna vivere quella che Papa Francesco ha definito la «teologia del “come se”» (ivi, 199), propria di sant’Ignazio, quella che ci fa entrare nella tensione della presenza: «come se fossi presente». È questo modo possiamo davvero sentirci nel presepe per entrare nella scena del mistero della Natività, sperimentiamo la pace notturna di Betlemme e il silenzio che domina la notte.
Ancora Papa Francesco afferma nella Lettera apostolica «Admirabile signum» sul significato e il valore del presepe:
“Cari fratelli e sorelle, il presepe fa parte del dolce ed esigente processo di trasmissione della fede. A partire dall’infanzia e poi in ogni età della vita, ci educa a contemplare Gesù, a sentire l’amore di Dio per noi, a sentire e credere che Dio è con noi e noi siamo con Lui, tutti figli e fratelli grazie a quel Bambino Figlio di Dio e della Vergine Maria. E a sentire che in questo sta la felicità. Alla scuola di San Francesco, apriamo il cuore a questa grazia semplice, lasciamo che dallo stupore nasca una preghiera umile: il nostro “grazie” a Dio che ha voluto condividere con noi tutto per non lasciarci mai soli. (Dato a Greccio, nel Santuario del Presepe, 1° dicembre 2019, settimo del pontificato)