don gianni boezzi

“Ma chi lo capisce Gesù?”

Commento al Vangelo della X° domenica del Tempo Ordinario don Giovanni Boezzi

Ma chi lo capisce Gesù? Il Vangelo di questa domenica mostra l’incomprensione attorno alla figura di Gesù. Non lo capiscono i parenti, non lo capiscono gli scribi e, nelle scorse domeniche, abbiamo visto le discussioni con i farisei e gli erodiani. Lungi dal voler giustificare questi atteggiamenti, è evidente che Gesù, col suo messaggio e con la sua persona, rompe tutti gli schemi.

Era stato questo, del resto, il richiamo di Gesù all’inizio del Vangelo di Marco: «Il tempo è compiuto è il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo». Prima di una conversione etica Gesù ci chiede una purificazione della nostra idea di Dio e soprattutto delle nostre aspettative e attese nei suoi confronti. Gesù inaugura un nuovo modo di rapportarsi a lui: l’importante non è essere suoi parenti, ma condividere con lui lo stesso atteggiamento di obbedienza alla volontà del Padre.

La liturgia di oggi sembra dirci: non capirai mai Gesù se ti vergogni di lui, se non ti metti in sintonia con il suo Spirito, se non ti decidi a condividere la sua lotta contro il male che continua a fare il suo mestiere, cioè seduce l’uomo e rompe la comunione primordiale. Nella prima lettura abbiamo la prova di questo: la comunione fra l’uomo e la donna si rompe, così come la comunione fra l’umanità e la natura. Anche Paolo nella seconda lettura ci invita a crescere nella comprensione di Gesù: «Noi crediamo e perciò parliamo». È la fede della risurrezione di Gesù che non ci fa scoraggiare davanti alla fatica del vivere, perché ci fa fissare lo sguardo sulle cose invisibili, eterne.

L’incomprensione degli scribi è ancora più sottile e, forse, più colpevole: sembra che non vogliano capire Gesù pur avendone tutte le possibilità e potenzialità.  Si rifugiano nell’argomentazione pseudo teologica per non lasciarsi interrogare dalla potenza di quell’uomo che, con le sue guarigioni, attirava molta folla.

Anche questa domenica vogliamo rispondere alla domanda: chi è Gesù, allora? È il Figlio mandato dal Padre a liberare l’uomo dal potere di Satana. È lui l’Amore sconfinato ed eterno che sconfigge il peccato, la divisione, l’inimicizia e inaugura i tempi nuovi e definitivi della riconciliazione e della pace.

Chi lo capisce Gesù? Solo colui che, come Israele, attende il Signore più di come una sentinella attende l’aurora, «perché con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione», come ci ricorda il salmo responsoriale.


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