L’Eucaristia è il grande segno della cura che Dio ha per ciascuno di noi
Commento al Vangelo di don Gianmarco Medoro
Che cosa fa l’Eucaristia nella tua vita? La Parola di oggi sembra rispondere a questa domanda, che ci interroga sulla nostra relazione di fede.
1.La prima lettura, raccontandoci il momento di grande scoraggiamento di Elia, perseguitato dalla regina Gezabele, ci fa vedere come Dio ha avuto cura di lui chiamandolo per due volte a mangiare la focaccia e a bere l’acqua. L’Eucaristia è il grande segno della cura che Dio ha per ciascuno di noi. Quando sei stanco, provato dalle vicende tristi, quando pensi di non farcela più ti viene donato un nutrimento che sostiene e rinvigorisce il tuo cammino: è la vita stessa di Dio che si fa pane che sazia e bevanda che estingue la sete.
**Nei momenti di sconforto e stanchezza ricorro alla forza dell’Eucaristia, oppure come **Elia mi piango addosso anticipando la morte biologica con una morte spirituale?
2.Il Vangelo, continuando il grande discorso eucaristico, si apre con la mormorazione dei Giudei che, davanti alla proclamazione di Gesù come Pane di vita, non riescono a guardare oltre la sua provenienza familiare: “Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?”. (Gv 6,42).
Quante volte capita anche a noi di fermarci davanti ai nostri schemi e ai nostri pregiudizi, senza avere la capacità di andare oltre…
L’Eucaristia, che viene a noi attraverso il fragile segno del pane, ci apre gli occhi con il collirio della fede.
**Siamo capaci di vedere oltre quel pane la vita di Cristo donata a noi nel frammento?
**L’Eucaristia ti aiuta a superare l’ostacolo del pregiudizio sulle persone e sulle situazioni?
- Il Vangelo prosegue con la risposta di Gesù alla mormorazione: ” Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. (Gv 6,51)
Il pane è il segno del nutrimento essenziale, ed è proprio attraverso questo segno che Gesù ci dona se stesso. Nella seconda lettura San Paolo così ci esorta: “Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.” (Ef 5,2).
L’Eucaristia, nella nostra vita, genera donazione!
Se è vero che “l’uomo è ciò che mangia” (Feuerbach) allora noi nutrendoci del Dono possiamo divenire dono per gli altri. Come?
Camminando nella carità, come ci ha detto Paolo!
**L’Eucaristia mi apre a donarmi, o sono ancora troppo chiuso nei miei circuiti egoistici?
**La comunione eucaristica mi apre alla comunione con i fratelli?
Carissimi, in questa domenica guardiamo Gesù Pane di Vita che opera tre movimenti interiori nella vita di coloro che lo ricevono:
-ci nutre nei momenti di sconforto,
-apre gli occhi della fede portandoci oltre il nostro sguardo e
-genera dinamiche di donazione nella mia esistenza.
Buona domenica!