Le tradizioni sono più importanti di Cristo?
SAN SALVO. Domenica 25 aprile a San Salvo si è vissuta la tradizionale festa delle sagnitelle in una versione inedita secondo quanto pensato dal parroco della chiesa di San Giuseppe, don Raimondo Artese in accordo con il comitato feste San Vitale. Per quest’anno è stato spostato il giorno: non di sabato ma di domenica. Per evitare assembramenti sono mancati questi aspetti: i trattori addobbati a festa che sfilavano per le vie del paese; i tantissimi volontari che preparavano le sagnitelle e/o collaboravano in vario modo la macchina organizzativa di quel giorno “apparentemente” così caro ai sansalvesi.
Ai piedi dell’altare e su ispirazione del parroco e del comitato è stato posto un trattore giocattolo addobbato come si addobbano i trattori in questa circostanza. Durante il momento dell’offertorio delle due celebrazioni delle ore 10.00 e 11.30 sono stati portati dinanzi all’altare gli ingredienti che solitamente servono per la preparazione delle sagnitelle. A fine messa è stata letta una preghiera in onore di San Vitale scritta dall’arcivescovo Bruno forte e donata espressamente alle parrocchie di San Salvo e di Archi che celebrano la festività di san Vitale. Le due celebrazioni sono state officializzate dai parroci don Raimondo Artese e don Andrea Manzone.
Presente anche l’amministrazione comunale nelle persone del sindaco Tiziana Magnacca, Giancarlo Lippis, Maria Travaglini, Carla esposito , Elisa Marinelli, Eugenio Spadano, in rappresentanza della città di San Salvo che ha come patrono un Santo che è santo insieme alla moglie Valeria e ai figli Gervasio e Protasio: una famiglia di santi! E come diceva don Vincenzo Giorgio nel primo giorno della novena in onore del santo patrono, quest’anno che papa Francesco ha proclamato l’anno della famiglia ha di sicuro un valore particolare.
Per gli habitué delle tradizioni può essere sembrata una festa sotto tono rispetto a quella degli anni precedenti il Covid. Infatti tantissime le persone e tantissime le figure che sono mancate. Per chi è sembrata una festa sotto tono e motivo per il quale non c’era bisogno di essere presenti neanche alle altre celebrazioni eucaristiche cittadine sorge spontanea porre una domanda: cosa o chi è più importante la tradizione in sé o Colui per il quale san Vitale e la sua famiglia hanno dato la vita? Mio padre avrebbe detto: “chi è più importante Pietro o mastro Pietro
Di sicuro alla festa non è mancato il vero protagonista: il Cristo vivo e presente nella santissima Eucarestia e con la Santissima Trinità e l’intercessione di San Vitale per questa città. Il Dio in cui il nostro patrono e noi crediamo è un Dio presente in ogni istante della nostra vita che ci ama e ci lascia liberi di sceglierlo.