La toccante lettera a un fratello che non c’è più: “Niente come la morte e l’amore hanno la forza di smuoverci nel profondo
Antonio Della Penna “A mio fratello Michele/Ninni
Lunedi 3 Agosto ti sei spento dopo cinque anni di malattia. Nove anni ci separavano, differenza che con il passare degli anni è andata riducendosi sempre più. Nelle lunghe ore trascorse con te, nell’obitorio dell’Ospedale “San Pio da Pietrelcina”, ho pensato e ripensato alla tua vita. E ripercorrendo i sentieri della tua vita ho rivisto tracce della tua rettitudine, della tua bontà, della tua serietà, di quell’onestà che non paga ma fa pagare troppi conti, di quell’autorità intrisa di autorevolezza, della semplicità sinonimo di grande eleganza, della cultura del porgere senza mai ostentare, della delicatezza del dialogare accompagnata dall’attenzione dell’ascolto, mai altero, ma manifestazione di autentico rispetto. Che fortuna averti avuto come fratello, che bello ritrovarti nelle inclinazioni della mia anima.
Te ne sei andato così come hai vissuto: dignitoso, silenzioso, attorniato dalle persone che amavi. E io mi sono ritrovato ad accarezzarti come da molti anni non facevo, forse troppi, non facevo…Ed ho pianto. Ma cosa vuoi, si pensa di essere pronti, ma in fondo non lo si è mai abbastanza. Niente come la morte e l’amore hanno la forza di smuovere i nostri sentimenti nel profondo, o di spingerci a fermarci un attimo, per riflettere su chi siamo, contemplare la vita. Nessuno conosce l’angoscia che si cela dietro il mio sorriso, perché nessuno potrà mai riportare indietro mio fratello. Vorrei tanto stringerlo tra le mie braccia, ma dato che non posso lo stringo tra i miei pensieri.
Mille parole non bastano a cancellare il vuoto che un fratello caro lascia quando se ne va. Ma il suo ricordo rende tale vuoto più piccolo. Io non sono solo e la speranza rinascerà sempre nel mio cuore perché si nutre dell’amore di chi, pur avendo lasciato questa terra – come te fratello caro – continuerà a vegliare su di me. Abbiamo viaggiato nel bene e nel male, lontani nella stessa stanza, e vicini più che mai a chilometri di distanza. La vita passa ma poche cose restano pilastri fissi dell’esistenza. Tu fratello mio sei uno di questi. La malinconia mi assale quando mi volto e mi accorgo che tu non ci sei: è inutile cancellare una cosa dalla mente se è incisa nel cuore. Ed ora sento un grande vuoto attorno a me…accompagnato da un immenso dolore. La perdita di una persona cara è sempre un pezzetto della nostra esistenza che viene a mancare, ma ciò che conforta è tutto il bene che quella persona ci ha lasciato. Anche se mi mancherai per sempre, la gioia che hai portato nella mia vita riscalderà il mio cuore di amore e inebrierà i ricordi di felicità.
Ti voglio bene fratellone…R.I.P.
(Foto in copertina di Vincenzo Di Lello)