La taglia non fa la persona!
(Articolo di una giovane ragazza di 16 anni, Alessandra Truddaiu)
Vorrei affrontare con voi una tematica molto importante. LO STEREOTIPO DELLA TAGLIA PERFETTA. Non so se questo argomento mi sta così a cuore perché io stessa ne sono un esempio, ma non mi riesco a dare una spiegazione a tutte quelle affermazioni che noi ragazze curvy riceviamo in continuazione, come : “Ma quanto mangi al giorno?”, “Sei brutta”, “Cicciona, fai schifo!”, “Balena”, “Boa”, o addirittura “Se ti metti questo jeans esplodi!” “Se cadi a terra si crea una voragine”, “Con tutto questo grasso puzzerai sempre”.
Ecco, queste sono le frasi che ci sentiamo dire dalla società, vere e proprie denigrazioni!!! Siamo cresciuti in una società, in cui la taglia 48 viene discriminata e se c’è una ragazza in bikini con la cellulite in spiaggia, viene immediatamente etichettata. Cosa c’è di male nel vedere una ragazza con una taglia sopra la 42?
Molte ragazze si sono tolte la vita, perché non si sentivano belle, si sentivano un errore, non sopportavano più tutto quest’odio insensato che c’era nei loro confronti. Possiamo fare un applauso a tutte le persone ignoranti, che si credono Mister o Miss Universo.
Sin dalle elementari fino a qualche mese fa, sono stata costretta ad ascoltare battute di pessimo gusto sul mio aspetto fisico. Sapete qual è l’altro fattore che non mi va giù?
Perché bisogna definire bellezza anticonformista, lo splendore che possiedono le donne curvy? Come mai la società ce l’ha con noi? Cosa c’è di male nel vedere una ragazza fiera di mostrare le proprie curve e le proprie forme? L ‘Italia è un paese ancora poco evoluto sotto questo aspetto, difatti le case di moda rispettano molto severamente i loro canoni di bellezza androgina facendo sfilare sulle passerelle donne con visi molto scavati e per farli sembrare ancora più scarni ricorrono al make-up; corpi scheletrici, privi d’identità…
lo hanno confermato anche le modelle stesse, costrette ad una dieta rigidissima e confermando, inoltre, che la stragrande maggioranza è andata incontro all’anoressia, un disturbo alimentare difficile da curare.
Ma ora poniamo la nostra attenzione sui capi d’abbigliamento venduti nei negozi. Possiamo notare che una buona metà dei negozi per ragazze non producono capi oltre la taglia 46, a volte anche fino alla 44. Spesso mi capita di andare a fare shopping e, data la mia bellissima 48, sono costretta a girare più negozi, talvolta sono costretta a tornare a casa a mani vuote, perché riesco a trovare niente.
Ho scoperto che le stesse case di moda tendono a ridurre le misure: una 50 vestirà 48, una 48 vestirà 46, una 46 vestirà 44 e così via. Sono proprio dei gran furbetti!
La mia conclusione è la seguente: “Care ragazze curvy,che siate alte o basse AMATEVI SEMPRE, amate il vostro corpo, andatene fiere della vostra femminilità, non lasciatevi abbattere da ciò che la società definisce belle solo le magre. Noi siamo belle così come siamo! La bellezza non è questione di taglia, ma bensì di cervello e cuore, la prossima volta che vi guarderete allo specchio ditevi che siete fantastiche e pensate che nessuno vi toglierà quello splendido sorriso; e come disse Audrey Hepburn “La vera bellezza di una donna è riflessa nella sua anima!”.
Alessandra.