“La promessa scout” è una promessa per la vita: buona la prima delle promesse 2025
Francesca Sq. Pantere
Il 29-30 marzo si è svolta l’uscita delle promesse. Siamo partiti da piazza Aldo Moro e dopo gli urli di squadriglia e il canto, tutti alla volta di Liscia, un piccolo e caratteristico paesino della provincia di Chieti con oltre 700 abitanti.
Appena arrivati, abbiamo riposto gli zaini ed entrando nella struttura abbiamo iniziato le attività. Purtroppo, a causa della pioggia, molte di esse si sono svolte all’interno. Alcuni ragazzi hanno poi presentato le loro specialità, ovvero delle occasioni per mettere a frutto i propri talenti, o per scoprirne dei nuovi.

Passeggiata, bans e canti hanno caratterizzato il tempo dell’attesa del momento clou della nostra uscita, il più atteso da tutti: la promessa.

Un evento così importante richiede un posto speciale e proprio a liscia ce ne è uno molto particolare e perfetto per l’occasione: il Santuario di San Michele Arcangelo. L’ Eremo-Santuario sorge tra le colline boscose del bacino del fiume Treste, in una zona particolarmente ricca di verde e di acqua.
Proprio in questo luogo così unico i ragazzi di Alta Squadriglia hanno letto un brano sulla promessa e la legge. Successivamente, nella grotta, si è svolta la cerimonia ufficiale. Tutti erano emozionati e ansiosi di prendere questo grande impegno, di essere buoni esploratori, ed essere sempre disponibili per gli altri. Uno scout che fa la promessa diviene scout per sempre.
Durante la cerimonia, a chi ha fatto la Promessa sono stati consegnati il fazzolettone, le pecette e un libricino.
Dopo la cerimonia, siamo tornati nella struttura per la cena e la serata è proseguita con il fuoco, organizzato dall’Alta Squadriglia intorno al quale non sono mancati giochi, canti e bans divertenti. Un ultimo brano ha accompagnato il nostro dormire.
La mattina successiva, dopo la colazione, come insegnatoci da Robert Baden Powell Prova a lasciare questo mondo un po’ meglio di come l’hai trovato, abbiamo sistemato e pulito tutto. I capi hanno consegnato alcune pecette al reparto e poi siamo ripartiti. Tornati a San Salvo, abbiamo partecipato alla Santa Messa, preceduta da alcuni giochi.
A casa ci siamo riportati una bella esperienza che porteremo sempre nel cuore.
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