La meravigliosa storia di Lisa: una bambina innamorata della danza e di Dio morta a 9 anni nel 2020
La storia di Lisa Rossi
“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli” (Mt 11,25).
Lisa nasce il 15 Agosto del 2011, giorno dedicato all’Assunzione di Maria. Sarà proprio la Vergine Madre che la prenderà a cuore per i brevi anni della sua vita. Il 22 Novembre del 2020 tra i canti degli angeli e dei santi, nel giorno di Santa Cecilia patrona della musica, sempre Maria la accompagnerà da Gesù per ricevere il premio della Gloria eterna.
D’altronde Lisa stessa ebbe a dire un giorno: “Sono sicura che Gesù mi ricompenserà per tutte le prove superate”.
Un brutto tumore la colpì all’età di tre anni. La malattia di Lisa ha lasciato senza parole medici e specialisti di molte parti del mondo. La piccola, in sei anni, ha seguito una sola volta il protocollo medico, tanto che il Primario di Oncoematologia dell’Ospedale Salesi di Ancona, dove la piccola era in cura, arrivò a dire: ‘Sono 30 anni che faccio questo lavoro e non ho mai visto una cosa del genere! Lisa segue una strada tutta sua’.
Spiegò che si trovava davanti ad una sorta di ‘malattia ad intermittenza’ dove sembrava che, a decidere i tempi di pausa e di progressione, cioè a comandare la malattia stessa, fosse Lisa. Lisa e il suo caro Gesù avevano tutto sotto controllo: “Mamma, non comanda la malattia… Comando io!”. Così ebbe a dire arditamente, spiazzando i circostanti.
Mai frase fu più vera! Lisa non si arrese mai e oppose al declino fisico un aumento delle energie vitali. Una sorta di paradosso!
Dall’esame del midollo, risultò una mutazione delle cellule malate che furono dichiarate anomale. Nei vari centri ospedalieri: al Salesi, al Gaslini di Genova, in Svizzera lo stupore era il medesimo: non abbiamo mai visto nulla di simile. Risultarono sconosciute persino ad un grande medico cinese, interpellato in quanto luminare della malattia di Lisa.
Lisa “Se le piastrine non stanno bene stanno a casa, Io vado a fare ginnastica”
Tuttavia, non solo il protocollo medico fu stravolto da questa bimba. Le persone stesse, coloro che l’hanno incontrata lungo la Via Crucis dei corridoi, delle sale mediche e degli ospedali ebbene queste persone rimanevano profondamente toccati da Lisa dalla sua energia, dalla sua forza e soprattutto dal suo sorriso, che non si spegneva mai, qualunque cosa le accadesse.
Lisa a ogni notizia negativa rimaneva turbata per due al massimo tre minuti, poi tornava lei…
Un giorno, durante la consueta risonanza, fu presa dal panico. Un’ angoscia la soffocò al punto di voler rinunciare al solito controllo. Poi d’improvviso tutto cambiò! Un sorriso sereno ai medici e agli infermieri: ok sono pronta!
Una infermiera la guardò tra l’insospettito e l’incuriosito ma lei Lisa le strizzò l’occhio: ti racconto dopo.
Terminato l’esame, cogliendo le attese e le ansie della mamma la anticipò così: “Mamma sai perchè mi sono calmata? Mi sono calmata perché ho sentito la voce di Gesù che mi ha detto: non temere, abbi solo fede… Lui era vicino a me!”
Certo queste parole lasciavano adito a commozione ma anche a perplessità. Come era possibile che Lisa parlasse con Gesù? Eppure non era cosa una tantum.
Un giorno ebbe a scontrarsi con un sacerdote che la rimproverò per tanta audacia nel rapportarsi con Gesù:
“Lisa, quando ti rivolgi al Signore, tu devi avere reverenza, devi chiedere per favore… devi dire ti prego… ti supplico… solo se Tu vuoi, Signore…”.
No, replicò subito la bambina cogliendo la mamma che annuiva alle parole del sacerdote: “Mamma! Ma non è vero niente. Quando hai bisogno di Dio tu devi dire: ‘Tu lo farai!’ e devi essere totalmente certa e sicura che Lui lo farà!”
Era un vero peperino. Sappiate subito che della sua breve esistenza Lisa non ha sprecato neppure un istante. In meno di un decennio ha travolto, conquistato, convertito, confortato, amato, incoraggiato decine e decine di persone.
Fra terapie, controlli, ma soprattutto tra feste, scuola, ginnastica, pigiama party, vacanza al mare, in montagna, campeggio da sola, teatro, piscina, amici è molto altro! Una vita super concentrata. Nessuno riusciva a starle dietro. Fin da piccolissima non dormiva mai. “dormire è una perdita di tempo!”
La fede viva, gioiosa, spontanea di questa piccola fu e continua ad essere sorgente d’acqua fresca in un mondo arido, e assetato sopratutto di Dio.
Appassionata di ginnastica artistica aveva trasformato la cameretta di ospedale in una vera e propria palestra, con tanto di attrezzi di ogni tipo per esercitarsi. Lisa saltava allegramente dal letto al corridoio. Un giorno, la sua dottoressa, si ritrovò ad esclamare: ‘Io non ci posso credere… Lisa tu nella flebo non hai la chemio, hai l’acqua benedetta!’
Lisa sapeva che non sarebbe mai diventata una ginnasta. Così scrive nel suo diario:
“Per me Dio mi ha messo al mondo non per essere una ginnasta olimpica e nemmeno una cantante famosa o un attrice o altro, ma per essere forte, aiutare, sostenere di essere me stessa. Dio… Chi lo capisce è bravo “.
La mamma Federica racconta che più volte capitava che pazienti o i famigliari di bimbi ricoverati si recassero da lei dicendole: ‘Sono entrato in ospedale a pezzi, ma vedendo sua figlia sfrecciare nel reparto mi è tornata la voglia di vivere e di lottare!’ In effetti Lisa ha lottato come una guerriera sino all’ultimo e ripeteva: ‘Ignora la malattia e sorridi sempre! Perché se tu sorridi vinci e la malattia è come se non ce l’avessi!’ cadono i capelli per le cure? Niente andrà perduto!
L’origine di questa vitalità e di questa insolita speranza era Gesù. Una delle frasi che usciva più spesso dalla bocca di Lisa era: “Grazie Gesù! Gesù, pensaci tu!’ State tranquilli, fa tutto Gesù! Ci pensa Gesù!“
Il rapporto tra Lisa e Gesù era intimo, quasi fisico, tanto che Lisa lo tirava in ballo in continuazione:
È sempre stata in contatto diretto con Gesù e ciò la portava a esternare con sicurezza e fervore tutto ciò che avvertiva. Lei lo sentiva molto vicino, quasi fisicamente.
Pochi giorni prima di salire in cielo Lisa volle stare da sola in camera perchè diceva: voglio stare con Gesù da sola a solo .
Certamente aveva bisogno di parlare con Lui da sola, di confidarsi e sfogarsi come avviene tra i più cari amici. Chiusa la porta genitori e parenti si posero in attesa fuori della stanza. Alcuni minuti dopo all’improvviso un grido:
“Mamma, mamma vieni. Non puoi capire… Non ho pregato, ho solo stretto Gesù fra le mani e con gli occhi chiusi ripetevo di continuo Talitha Kum… Talitha cum… Ho sentito la manona di Gesù che mi ha accarezzato dalla testa fino in fondo alla schiena …che impressione! Vi giuro, era qui”!
Tante altre cose poi sono venute fuori leggendo il suo diario:
Quando seppe che una terapia doveva farla al Bambin Gesù di Roma, sentì il bisogno di sfogarsi.
Così prese uno dei suoi diari e cominciò a scrivere: “Madonnina, perché a me? È una prova? Oppure qualcosa che io non posso sapere? O semplicemente per farmi soffrire?! Perché Dio, Madonnina, Gesù… Mi potete spiegare? “
Poi subito nelle righe successive, certamente dopo un passaggio spirituale e temporale di qualche minuto ecco che scrive:
“Ho capito che ho sbagliato scrivere questo perché, anche se ho occupato solo una pagina, poteva essere usata per altre cose. Scusa Dio!”
La malattia di Lisa è stata da subito diagnostica senza ritorno. Eppure Lisa non la coglieva così. Per lei c’era una meta da raggiungere, un traguardo da tagliare.
Lisa aveva solo 7 anni quando chiese carta e penna per scrivere una lettera da consegnare alla nonna in partenza per la Terra Santa. Su quella lettera dedicata a Gesù, oltre a scrivere una serie infinita di ‘Grazie!’, Lisa scrive questa frase quasi a rassicurare la nonna sul suo stato fisico e spirituale: ‘Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio!’
“Con Lisa sapevi che non avevi a che fare con una bambina ma con qualcuno che ha uno stretto rapporto con Gesù”
Mamma e papà rimangono sbalorditi, perché non riescono nemmeno ad immaginare chi possa aver detto a Lisa una cosa simile: “Non pensate che queste frasi spiazzanti, che lei ci diceva tra una ruota e l’altra, venissero da noi genitori – spiega papà Enrico – perché noi siamo sempre stati più indietro di lei nella fede, come in tutto. Siamo noi che siamo sempre andati dietro a lei e tuttora andiamo dietro a lei”.
Sì, Lisa non è nata per morire ma per nascere nuovamente. Tutti hanno pregato perchè accadesse un miracolo. Lei no. Ha vissuto la sua vita così come la vita le si è presentata, con la gioia che molti adolescenti non hanno più pur vivendo nella pienezza della salute.
Ma la salute davvero cammina pari passo con la gioia? Sì, se il nostro cuore è rigonfio di gratitudine verso Dio. Ma Lisa ha addirittura fatto camminare i passi del dolore con quelli della gioia e questo ci sbalordisce.
Quando Lisa chiude gli occhi a questo mondo la mamma esce dalla commozione con queste parole “Non è avvenuto il miracolo che in quei pochi passi per raggiungerla abbiamo sognato, ma qualcosa di più grande che ancora oggi forse non ho compreso fino in fondo…”.
E quando mamma e papà aprono il comodino ecco il diario segreto di Lisa. Quasi con devozione iniziano a sfogliarlo e una pagina subito s’impone alla vista… è il suo adDio:
“Ero in un prato bellissimo pieno di fiori colorati. Con me c’era Dio… Mi ha detto che sarà sempre con me e che tutto questo è solo per il finale… Che io ho già visto!
Corri, piccola Lisa, in questi pascoli erbosi.. Ora sei libera di danzare!
https://youtu.be/CHef3gxec0E
Recita
Beatrice Ansaloni, don Franco Mastrolonardo, Isabelle Crupi, Marco Neri Gennj Fabbrucci
Musica di sottofondo
www.soundscrape.com
Libreria suoni di Logic Pro
Testo
Testi scelti a cura di Gennj Fabbrucci, tratti da:
“Lisa Rossi. La luminosa vita di Lisa. Credetemi.”, Edizioni Shalom
www.korazym.org