La Legge dell’Amore.
XI settimana del Tempo Ordinario – Lunedì
Commento al Vangelo – Mt 5, 38-42
A cura di don Giovanni Boezzi
Commento al Vangelo odierno di Don Franco Mastrolonardo
La cosiddetta legge del taglione, cioè l’occhio per occhio, dente per dente era davvero una norma biblica. A noi sembra così spaventevole e retrograda ma in realtà questa tendeva a regolare e mitigare le logiche di vendetta. Infatti, la vendetta a quei tempi veniva consumata non troppo fredda, ma ben calda e sproporzionata al delitto. Era implacabile e feroce. Quindi la legge aiutava a non esagerare, diciamola così.
Ecco Gesù riesce a superare anche questa logica benefica. Gesù capisce che il male genera male e il bene non vien fuori da una spirale del genere. Per porre fine al male occorre opporgli il bene. Certamente il bene di fronte al male è un po’ come buttarsi in mezzo ad una lite per fermare due che si stan picchiando. L’esempio è certamente riduttivo ma in qualche modo coglie l’idea. E comunque se al male rispondi con il male,ne vien fuori solo male. Quindi Gesù cosa s’inventa? La legge dell’Amore. Opponiti al male con il bene. Attenti bene. Non un bene passivo e inconsapevole, quasi da stupidi. Alcuni bambini vittime del bullismo in confessione cerco di aiutarli raccontando sempre di Gesù che quando era prigioniero è stato schiaffeggiato da una guardia. Ebbene in quel caso Gesù non ha risposto con violenza, altrimenti si sarebbe contraddetto, ma non ha nemmeno porto l’altra guancia. A quel tipo che lo ha schiaffeggiato lo ha guardato con severità e gli ha posto una domanda seria: se ho detto bene perché mi schiaffeggi? Ebbene, quel soldato non ha più avuto il coraggio di toccarlo.
Oggi prego con il Salmo 97.
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Dal vangelo secondo Matteo (5, 38-42)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».