La grotta di San Michele Arcangelo a Liscia
Liscia si può definire come un piccolo borgo situato sul versante sinistro del fiume Treste, caratterizzato da viottoli e scalinate che si snodano nella zona più antica dove si trova la chiesa di San Martino.
Subito fuori dal paese, scendendo verso la valle, si incontra, immerso da una rigogliosa vegetazione spontanea, il Santuario di San Michele Arcangelo, fatto costruire dai Marchesi d’Avalos agli inizi del XVII secolo.
La chiesetta fa da ingresso al primitivo santuario naturale: una piccola grotta, ricca di stalattiti, da cui sgorga acqua alla quale si attribuiscono virtù taumaturgiche.
Nel Settecento i marchesi D’Avalos del Vasto, feudatari di Liscia (“la Liscia” in dialetto) nel cui territorio è sito questo luogo, edificarono una chiesetta all’esterno della grotta, in modo da inglobarla, meta ancora oggi di tantissimi devoti.
Tutt’oggi il Santuario è tra le maggiori attrattive della zona, meta di pellegrinaggio soprattutto per le ricorrenze dell’8 maggio e del 29 settembre.
Grotta – Eremo S.Michele Arcangelo
LA LEGGENDA NARRA che
un pastore aveva osservato che un toro della sua mandria quotidianamente si allontanava e solamente la sera ricompariva. Stupito di questo fatto il pastore decise di seguirlo e giunse davanti alla sconosciuta grotta dove vide il piccolo toro inginocchiarsi davanti all’apparizione dell’Arcangelo Gabriele. Per l’emozione il pastore svenne e quando si riprese avvertì una gran sete. In quel momento notò che dalla parete della cavità rocciosa gocciolava acqua freschissima. L’antica grotta è profonda circa 10 metri e larga 3 metri. Presenta sul lato destro una grossa nicchia con vasca, in cui si raccoglie l’acqua che sgorga dalla roccia dando luogo a pozze dalle quali i fedeli l’attingono utilizzando mestoli di rame; una piccola canaletta che scorre alla base di un sedile in pietra provvede allo smaltimento dell’acqua.
COME ARRIVARCI:
A24/A1 RM-NA uscita San Vittore/ proseguire in direzione Venafro/ Isernia/ Pescolanciano/ Trivento/ Carunchio/ Liscia da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ SP 202 direzione Torrebruna/ Carunchio/ Liscia
I tesori di santa Madre Chiesa
Non a caso, Dio che è “l’Amore” e bellezza infinita per eccellenza, è senza ombra di dubbio il più grande ispiratore delle più grandi opere d’arte al mondo. E se pensando a come dei semplici blocchi di marmo sono diventati ad esempio opere come il Cristo Velato e la Pietà di Michelangelo si può provare a immaginare la fede dei dei suoi autori. Quanto stupore ha saputo suscitare nelle mani d’uomo il figlio di Dio?
Santa Madre Chiesa ha un incredibile patrimonio di opere d’arte che avvicinano l’anima dell’uomo a Dio. Ogni martedì pubblicheremo uno di questi patrimoni.
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