La commovente lettera di una piccola scout ai tempi del Covid-19
“La mia Quarantena
E dal 5 marzo che non vado a scuola a causa di un brutto virus, il Coronavirus.
Non siamo potuti andare in chiesa frequentare il catechismo, la piscina o altre strutture sportive e neanche radunarci con gli scout e e questo mi dispiace più
di tutto!
È un’emergenza di tutta l’Italia anzi di tutto il mondo la tv i giornali le persone non parlano d’altro.
Molte persone non stando andando a lavorare perché non si può uscire come il mio papà altre persone invece vanno a lavorare come molti medici infermieri che sono gli eroi di questo periodo e ci aiutano in ogni modo in ospedali e ci sono anche tante persone che lavorano nei negozi di prima necessità come supermercati ed altri negozi ad esempio la mia mamma che lavora all’edicola, insomma c’è un gran caos in questo periodo.
Questo virus ha colpito tutti e sono morte moltissime persone: il ricco il povero grandi e piccoli ma soprattutto gli anziani e i deboli.
Prima potevo giocare un po’ di più o leggere libri e fare cose che non ho mai tempo di fare ma poi è iniziata a diventare un po’ stressante questa situazione.
È un periodo strano e difficile, per me ,e credo anche per molti altri bambini.
È tutto cambiato!
Tutti si credono che ci annoiamo e cercano di riempire il nostro tempo con varie attività, ma a me sembra che ho molti più impegni di prima.
In queste settimane per vederci con le maestre facciamo le video lezioni sul Meet la mattina e i compiti su Classroom,interrogazioni registrate con i video che poi invio alla maestra.
La messa la seguo in diretta su Facebook e anche con la famiglia facciamo le videochiamate così sembriamo più vicini ma non è la stessa cosa: non ce la gioia che si sentiva prima in ognuno di noi non posso sentire il loro calore.
La maestra di sincronizzato ci ha dato gli esercizi da fare a casa tramite WhatsApp ma non ho molta voglia di farli non è come quando mi allenavo con le mie compagne. Anche i capi scout ci danno cacce e lavoretti da fare per continuare almeno a casa a tenere vivo il nostro spirito scout e la nostra creatività.
A volte mi sento Triste nervosa e mi viene da piangere litigo con i miei genitori altre volte mi sento fortunata perché qui a casa con mamma e papà e Antonio sono al sicuro.
Credo che questi giorni resteranno per sempre nella mia vita come rimasto il ricordo del periodo di guerra ai nostri nonni.
Quest’anno sono colei che porta il totem del San Salvo 1 precisamente del 25º anno del gruppo un vero spasso!
Ma ora che non si può uscire mi manca portarlo,proprio nell’anno più emozionante è dovuto accadere?
Mi sento orgogliosa perché è un pezzo degli scout e qui con me a casa il (totem)spero che quest’anno si faccia le vacanze di Branco ,non solo perché è divertente ma mi mancano terribilmente i miei amici voglio riabbracciarli presto e giocare con loro finalmente felici e insieme mettendoci ancora più amore e vivendo più intensamente ogni cosa apprezzando di più anche i piccoli gesti.
Mi mancano tante cose persino andare a scuola.
Mi manca tanto quando la mattina mi passava a prendere nonno Antonio e andavamo insieme a piedi,a scuola e nel tragitto facevamo le nostre belle chiacchierate.
Non vedo l’ora di riabbracciarlo forte forte.
Ciò che mi è sempre sembrato noioso e monotono ora mi manca. Quest’anno il 14 giugno era una data importante per me dovevo fare il primo incontro con Gesù e purtroppo non sarà possibile ma la mamma mi ha detto che lo farò l’anno prossimo se tutto passerà sarà ancora più intenso e sarà davvero un giorno di grande festa per tutti noi.
I pensieri sono tanti e diversi,ma Voglio pensare anche a quando tutto questo finirà.
Cosa cambierà?
Come saranno le nostre giornate?
Non lo so…so che voglio tornare a fare le cose che facevo prima, anzi provarle a fare meglio.
Un altro pensiero felice e che presto tornerò a correre e giocare al mare andare in campagna ed essere libera nella natura penso sarà bellissimo!”