La chiesa Madonna delle Grazie, uno dei sei conventi mariani lungo il tratturo L’Aquila-Foggia

(Michele Molino)

SAN SALVO. Sfogliando per caso una monografia dello scrittore pugliese Gabriele Tardio, mi sono imbattuto in alcune  informazioni di particolare interesse storico riguardanti  l’antico borgo di San Salvo all’inizio del ‘500 (contava circa 500 abitanti).

Il cardinale Francisco Jiménez de Cisneros,  per diffondere la fede cristiana in modo capillare, fece costruire a sue spese, sei conventi  dedicati a Maria Vergine, lungo il tratturo L’Aquila-Foggia, in prossimità di  San Salvo, Forlì del Sannio,  Lacedonia,  Vitulano, Celenza Valfortore,  Stignano. Affidò la direzione  dell’Ordine, francescano,  a Salvatore degli Scalzi,  spagnolo.

Il frate nel 1510  si stabilì definitivamente nel piccolo monastero di San Salvo (attuale chiesa della Madonna delle Grazie). La sua vita  ispirata alla stretta osservanza  della regola francescana fu molto austera (Salvator  discalceatus Minoribus ad ictus). Andava  a piedi nudi  anche con la neve, dormiva sul terreno, acquietava lo stomaco  solo con pane e acqua. Passava giorno e notte  pregando (prostato per terra).

Spesso si ammalava. I suo accoliti  lo incitavano a mangiare un po’ di carne e pesce; rispondeva che faceva male alla sua anima. Fece molte opere di carità. Fu un modello di santità. Scrisse diversi libri tra cui: L’oratione della dottrina Christiana” e ”La regola e la via della felicità. Dopo una lunga e sofferta malattia  si spense  il  25 febbraio 1517, all’età di 78 anni nel convento della Madonna delle Grazie in San Salvo dove fu sepolto. La presenza dei frati  durò fino al 1652. Molti anni fa, sotto il pavimento, sono stati ritrovati resti umani, tra cui potrebbero esserci quelli di San Salvatore. Auspico che altri proseguano le ricerche.

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