La chiesa della Madonna delle Grazie: ecco la sua storia
(Articolo dello storico prof. Giovanni Artese)
Posta, così come San Rocco, lungo il tratturello (Colle Pizzuto-Sant’Antonio-via S. Rocco- via Madonna delle Grazie-via Ripalta. Casino del Marchese-Cuccetta di Lentella), un tempo extra moenia, cioè al di fuori del centro urbano, la Madonna delle Grazie è l’unica chiesa francescana di San Salvo. Michele Molino ha scoperto che venne fondata da un certo frate Salvatore, inviato dalla Spagna in Italia meridionale dall’arcivescovo Francisco Jiménez de Cinseros perché vi diffondesse la presenza e l’attività dei Minori francescani (degli Scalzi). Salvatore e i suoi frati edificarono, tra il 1510 e il 1515, sei chiese tra Abruzzo, Molise e Puglia settentrionale dedicate a S. Maria delle Grazie, tutte dislocate lungo le vie della transumanza. E dopo una vita di sacrifici e di austerità, Salvatore “morì a San Salvo il 25 febbraio 1517 lasciando in eredità un alto esempio di vita monastica e due opuscoli di dottrina e di regola francescana. Il suo corpo fu sepolto proprio in questa chiesa di San Salvo”1.
Il tempio della Madonna delle Grazie è stato più volte radicalmente restaurato (se ne ha menzione negli anni 1800, 1850, 1921 e 1968), conservando tuttavia all’esterno una graziosa facciata dalle linee rinascimentali (ad esedra, con il campanile a vela e il bugnato in marmo aggiunti nel 1968) mentre l’interno appare con una volta di primo Novecento (in stile liberty) e statue, altare e pavimento di età diverse, fino al secondo Novecento.
E’ certo che, nei secoli, fu spesso adibita a cimitero, a volte in luogo della parrocchiale, più spesso per coloro che avevano rifiutato i sacramenti, erano censurati dalla Chiesa oppure concubinari e pubblici peccatori. Infatti, al di sotto del suo pavimento si trovano antiche arche funerarie, mai esplorate, che potrebbero tuttavia rivelare ulteriori, importanti informazioni sulle sottostrutture e le vicende storiche della chiesa.
Il culto e la festa della Madonna delle Grazie, dopo un periodo di oblio, sono stati ripresi negli ultimi decenni dagli abitanti dell’omonimo quartiere. I festeggiamenti si tengono l’ultima domenica di maggio (in altri luoghi il 31 maggio, visitazione di Maria, oppure il 2 luglio). La processione si svolge lungo le strade cittadine e la sera sul sagrato si tengono gli spettacoli musicali.
La prima domenica di settembre da questa chiesa, di buon mattino, partono i fedeli per il pellegrinaggio per il santuario “Madonna Grazie” di MOnteodorisio.