Incontro di successo, anche se on line, sulle disuguaglianze
(Articolo di Rosaria Spagnuolo)
Dina Carinci ha raccolto le testimonianze importanti di tante donne, per parlare di pandemia, di incremento delle diversità e della forza rinnovatrice delle donne
“All’inizio si pensava ad un incontro tra amiche interno a ChiAma Vasto, poi il successo dei post sui social, il grande interesse sulla tematica ha portato ad un cambiamento, pensare ad un incontro aperto al pubblico” ha detto Dina Carinci, “Un incontro solo di donne, tante, con un successo inaspettato”
La tematica : “ “Donne 2021: la pandemia inasprisce le disuguaglianze”, ha portato a raccogliere le testimonianze delle donne in vari campi, per evidenziare le difficoltà delle donne lavoratrici, di quelle che hanno perso il lavoro, di quelle che hanno affrontato le difficoltà aumentate con la DAD ed esacerbate dall’impossibilità di ricorrere all’aiuto dei nonni, tanto preziosi quanto fragili, di quelle che hanno subito violenze domestiche. Si è sottolineato come la pandemia abbia colpito in maniera più preponderante le donne.
L’on. Alessandra Maiorino, senatrice, ha evidenziato come la nostra società sia stata costruita considerando essenzialmente la presenza di un uomo, senza figli. I tempi e l’organizzazione del lavoro sono costruiti intorno ad una figura maschile. Tutto il resto è stato dato sempre per scontato. La pandemia ha colpito più le donne, perché moltissime hanno perso il lavoro.
L’on. Carmela Grippa, deputato, ha sottolineato come il virus ha colpito le donne su più fronti, ampliando la disparità tra uomo e donna. L’impatto economico è stato molto grave. Anche la Dad ha sfavorito le donne, che sono state costrette a stare a casa con i figli. All’inizio hanno avuto il supporto dei nonni, poi purtroppo non più. E’ inoltre aumentata la violenza sulle donne. Il dato allarmante è che è stata uccisa una donna ogni tre giorni.
La Prof. Anna Orsatti, dirigente Scolastico, ha posto l’attenzione sulla presenza preponderante delle donne nel mondo della scuola e sulla sofferenza degli adolescenti in Dad.
La Prof. Teresa Di Santo, docente di matematica, Presidente Emily Abruzzo da 15 anni, coordinatrice dell’Unione Nazionale Vittime, ha raccontato che Emily Abruzzo è nata quando in Italia si parlava di quote rosa, per consentire alle donne di parlare liberamente di politiche. Poi quando l’associazione nazionale si sciolse, Emily Abruzzo è rimasta, avendo messo solide radici nel territorio, con uno sportello antiviolenza, con un’attività di volontariato rivolto alle donne, ma anche ai giovani, con tante attività formative svolte nelle scuole secondarie, per promuovere un’educazione sentimentale, per insegnare ad approcciarsi in modo non aggressivo, per diminuire i numeri di violenza. Ha sottolineato inoltre come la pandemia anche nella nostra città ha creato un incremento della violenza domestica e dei maltrattamenti.
Ivana Guercilena, psicologa, da Trento, ha detto che la pandemia ha colpito l’intero pianeta, improvvisamente e in modo inaspettato. Ha incrementato l’angoscia, l’incremento delle difese inconsce, il caos, portandoci a vivere una crisi profonda, una grande crisi collettiva. Come negli antichi greci, il Dio Apollo causava le pestilenze per stabilire un nuovo ordine, anche in questo caso la pandemia deve portare ad una nuova nascita, dando valore innanzitutto alla difesa del rispetto dell’ambiente e il femminile può essere portatrice di questo rinnovamento.
Dina Carinci ha concluso dicendo che in questo periodo, che rappresenta per molti un momento in cui ci si sente sospesi, in cui si attraversa una fase veramente buia, dobbiamo sperare tutti che si possa arrivare alla luce. Sicuramente va valorizzata sempre di più la donna che è capace di illuminare il mondo, grazie alle grandi risorse che ha, nella convinzione che riusciranno proprio le donne ad essere vincitrici dalla pandemia!