In viaggio con i movimenti e le associazioni della Chiesa Cattolica: Associazione Comunità “Papa Giovanni XXIII”
Ecco il settimo appuntamento con la rubrica sulla bellezza e sulla ricchezza dei movimenti ecclesiali nati nella Chiesa nell’ultimo secolo, evidenziando alcuni punti salienti degli stessi. Ognuno, nessuno escluso, si caratterizza per un carisma particolare e insieme sono come un puzzle che si completano a vicenda. Sono movimenti che sono nati, seppur ispirati da un fondatore/fondatrice, per opera dello Spirito Santo. Sono delle grandi occasioni di crescita nella fede autentica e matura purché e non si riduca ad una semplice tessera quanto piuttosto cibandosi dei percorsi formativi proposti dagli stessi, solitamente ogni settimana.
Ogni movimento è una grandissima ricchezza, da ogni punto di vista, purché presente, attivo nella vita parrocchiale e ciascuno promotore della scoperta della dimensione della consapevolezza di essere un tassello di un unico puzzle che prende vita proprio agganciandosi con gli altri tasselli che vanno a dare insieme la figura complessiva del puzzle.
Settimo appuntamento: Associazione Comunità “Papa Giovanni XXIII”
http://www.apg23.org
L’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII è un’associazione internazionale di fedeli di diritto pontificio.
Fondata nel 1968 da don Oreste Benzi è impegnata da allora, concretamente e con continuità, per contrastare l’emarginazione e la povertà. La Comunità lega la propria vita a quella dei poveri e degli oppressi e vive con loro, 24 ore su 24, facendo crescere il rapporto con Cristo perché solo chi sa stare in ginocchio può stare in piedi accanto ai poveri.
La condivisione diretta con gli emarginati, i rifiutati, i disprezzati è una strada scomoda, che obbliga a non chiudere gli occhi sulle ingiustizie. Una strada che una volta intrapresa affascina, cattura, conduce ad abbandonare i falsi miti che troppo spesso portano all’infelicità.
Oggi la Comunità siede a tavola, ogni giorno, con oltre 41 mila persone nel mondo, grazie a più di 500 realtà di condivisione tra case famiglia, mense per i poveri, centri di accoglienza, comunità terapeutiche, Capanne di Betlemme per i senzatetto, famiglie aperte e case di preghiera. La Comunità opera anche attraverso progetti di emergenza umanitaria e di cooperazione allo sviluppo, ed è presente nelle zone di conflitto con un proprio corpo nonviolento di pace, “Operazione Colomba”.
IDENTITÀ
La vocazione dei membri della Comunità consiste nel conformare la propria vita a Cristo che compie costantemente la volontà del Padre. Mossi dallo Spirito a seguire Gesù povero e servo, essi s’impegnano a condividere la vita degli ultimi mettendo la propria vita con la loro vita, facendosi carico della loro situazione, mettendo la propria spalla sotto la loro croce. L’amore ai fratelli poveri deve spingersi fino a cercare di eliminare le cause che provocano il bisogno e porta la Comunità a un serio impegno sociale per costruire un mondo più giusto ed essere voce di chi non ha voce. Questa vocazione viene vissuta dando spazio alla preghiera e alla contemplazione, conducendo una vita da poveri, lasciandosi guidare nell’obbedienza, vivendo la fraternità secondo il Vangelo.
STRUTTURA
La Comunità è retta da un Responsabile Generale eletto dai membri delegati. La Comunità è divisa in zone, guidate da responsabili eletti dai membri di zona. Il Responsabile Generale e i Responsabili di zona formano il Consiglio dei Responsabili. I membri sono raggruppati in nuclei, distribuiti su tutto il territorio in cui è presente la Comunità. La Comunità istituisce differenti settori di intervento, denominati “Servizi Generali” a cui sono affidati mandati specifici di condivisione e azione riguardanti le più vaste tematiche di povertà e ingiustizia. Membri effettivi della Comunità sono coloro che hanno riconosciuto in sé una vocazione definitiva e in essa sono stati confermati dal Consiglio dei Responsabili.
OPERE
L’azione della Comunità nel vasto mondo dell’emarginazione ha dato origine a centinaia di case famiglia nel mondo, dove singoli o coppie di sposi diventano temporaneamente o definitivamente padri e madri, fratelli e sorelle di persone con handicap, minori in difficoltà, ex tossicodipendenti, persone con problemi psichici; comunità terapeutiche per il recupero dei tossicodipendenti; case di preghiera; strutture per i ragazzi di strada; centri per adolescenti e giovani; cooperative sociali che gestiscono sia attività educative sia imprese integrate nelle quali vengono inserite persone svantaggiate; strutture per vacanze di condivisione; centri di prima accoglienza generalizzata; case per ragazze liberate dalla schiavitù della prostituzione; case di fraternità e case di pronta accoglienza. Numerose, inoltre, le iniziative proprie a quanti desiderano avvicinarsi al cammino dell’Associazione e condividerlo anche solo per un periodo della propria vita. Esse vanno dal volontariato, al servizio civile italiano e internazionale, all’operazione Colomba (una presenza non violenta nei fronti contrapposti delle zone di guerra), all’azione missionaria finalizzata anche alla promozione di progetti multisettoriali per l’autosviluppo dei Paesi poveri.