In Dio possiamo conoscere fino in fondo la bellezza della nostra umanità
(Commento al Vangelo di don Raimondo Artese)
La solennità del Natale vuole darci 2 certezze:
1) Dio si incarna facendosi uomo per:
- la predilezione d’amore che ha per l’umanità;
- la salvezza di ogni uomo e donna.
2) Non si ritira indietro di fronte al rifiuto dell’umanità:
- per la non accoglienza del Figlio;
- possibilità di sceglierlo come il Signore della vita.
E noi facciamo parte ancora di coloro che continuano a non accogliere il Figlio di Dio, che si è incarnato per tutti noi. Egli era “in principio”, è e sarà la Storia da cui dobbiamo partire considerando lo spartiacque tra il prima di Cristo e il dopo Cristo. Anche io e te in questo giorno importante per la nostra fede, rinnoviamo l’impegno a voler scegliere Cristo come il Signore della nostra vita, anche se oggi risulta difficile ma solo in Lui possiamo conoscere fino in fondo la bellezza della nostra umanità.
Ed io come vivo il Natale? È solo un rito o una rinascere spirituale? Ringrazio il Signore per i suoi doni?
Signore, l’amore, la gioia, il dolore, cambia il presente e soprattutto cambia il futuro guidami tu perché possa vivere, tutti i momenti che mi doni, con la consapevolezza che mi sei accanto e mi guidi sempre. Amen
Natale – La Parola del Signore
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato. (Gv 1,1-18)