Il Santuario di Castelpetroso

I luoghi non sono altro che degli spazi occupati dall’uomo. Spesso si sente l’esigenza di lasciare il quotidiano per conoscere e vivere altri spazi e poi ritornare nei propri con una carica nuova e con degli occhi nuovi. Spesso ci sono dei “luoghi” a noi relativamente vicini e non sempre conosciuti. 

Castelpetroso è un comune molisano in provincia di Isernia che si erge su un colle di 872 metri s.l.m. a cavallo di due valli, Bojano e Carpinone e fra i bacini dei fiumi Biferno e Volturno. Vi risiedono circa 1672 abitanti detti Castellani. Come riportato nel sito del comune “l’attuale centro abitato del paese e’ identificabile con il “Colle Petroso”, nome che si incontra per la prima volta in un documento del 9 maggio 964, in cui il Principe Pandolfo Capodiferro assegna i confini della contea di Isernia e ne delimita il confine ad Est, a Colle Penoso. Questo a dimostrare che a quel tempo il castello, “castrum”, non era stato ancora edificato. Il luogo fu fortificato successivamente, sempre nel periodo longobardo, con la costruzione del castello che dal luogo, ricco di pietre, prese il nome. Ciò è attestato da una pergamena custodita nell’archivio di Montecassino, datata 1011, in cui si legge della donazione di due chiese, S. Cristoforo e S. Salvatore, ubicate nel territorio di “Castrum Petrosum”, alla badia cassinese da parte del Vescovo Leone di Bojano.”.

Uno dei più importanti luoghi da visitare e che è spesso meta di pellegrini e turisti è il Santuario di Maria Santissima Addolorata, o semplicemente Basilica dell’Addolorata, un importante luogo di culto cattolico facente parte della circoscrizione dell’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano. Qui il 22 marzo del 1888 apparve per la prima volta la Vergine Santissima a due contadine nubili, Bibiana di 35 anni e Serafina di 34. Queste erano alla ricerca di una pecorella smarrita e a un certo punto una delle due si trovò di fronte una visione celeste: nel bagliore della luce si riconosceva l’immagine di Maria SS. Addolorata seminginocchiata con ai piedi il Figlio morto, lo sguardo rivolto verso il cielo e le braccia allargate in atto di offerta. Serafina invece non vede nulla, ma dieci giorni dopo, il 1° aprile festa di Pasqua, ritornate sul luogo, l’apparizione si ripete e questa volta anche Serafina può vederla. La Vergine non parla né lascia messaggi. Il 26 settembre 1888 Mons. Francesco Macarone Palmieri, vescovo di Bojano, si recò sul luogo sacro per “indagare” sulle presunte apparizioni ed ebbe la grazia di vedere la Madonna Addolorata così com’era apparsa alle due contadine. Negli anni novanta del XIX secolo, si decise di costruire un santuario presso il luogo delle apparizioni, ma più a valle rispetto a questo, affinché fosse più facilmente raggiungibile dai pellegrini. Il progetto venne affidato a Giuseppe Gualandi, alla cui morte (1944) subentrò il figlio Francesco. Il 28 settembre 1890 venne posta la prima pietra del Santuario di Maria SS. Addolorata di Castelpetroso, in questo giorno Mons. Francesco Macarone Palmieri, nel corso di una solenne celebrazione, da ufficialmente il via ai lavori. Papa Paolo VI ha proclamato Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso patrona del Molise il giorno 6 dicembre 1973. La consacrazione, invece, avverrà solamente il 21 settembre 1975.

Il santuario si presta anche a ritiri spirituali personali o di gruppi. Infatti i visitatori che giungono al Santuario hanno la possibilità di usufruire del servizio di ristorazione e alloggio della “Casa di accoglienza del pellegrino” scegliendo la formula più idonea alle loro esigenze: B&B: pernottamento e prima colazione; mezza pensione: pranzo o cena, colazione e pernottamento; pensione completa: prima colazione, pranzo, cena e pernottamento. Inoltre vi è anche un altro edificio riservato  alla ristorazione e all’alloggio è l’ostello dei giovani che si presta ad ospitare soprattutto gruppi di ragazzi e di scout. Adatto particolarmente per chi vuole gestire in autonomia il proprio soggiorno presso il Santuario. L’ostello dispone, infatti, oltre ad una novantina di posti letto, di una cucina e di quattro saloni adibiti a refettorio. Nella struttura è inoltre presente una piccola cappella. L’ostello è circondato da un ampio spazio esterno, adatto per i giochi all’aperto, utili per la socializzazione, per meditare e/o confrontarsi rimanendo a stretto contatto con la natura.

L’auditorium del Santuario di Maria SS. Addolorata è una struttura moderna, dotata di un impianto audio, luci e video all’avanguardia. Ha una capienza di circa 500 persone ed è idoneo ad ospitare tutto ciò che riguarda il business event, la convegnistica, le rappresentazioni teatrali, i concerti, le manifestazioni e gli eventi culturali di vario genere. Inoltre offre la possibilità di richiedere il servizio buffet. 

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I tesori di santa Madre Chiesa

Non a caso, Dio che è l’Amore e  bellezza infinita per eccellenza, è senza ombra di dubbio il più grande ispiratore delle più grandi opere d’arte al mondo. E se pensando a come dei semplici blocchi di marmo sono diventati ad esempio opere come il Cristo Velato e la Pietà di Michelangelo si può provare a immaginare la fede dei dei suoi autori. Quanto stupore ha saputo suscitare nelle mani d’uomo il figlio di Dio?

Santa Madre Chiesa ha un incredibile patrimonio di opere d’arte che avvicinano l’anima dell’uomo a Dio. Ogni martedì pubblicheremo uno di questi patrimoni.

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