Il santuario della Vergine del Silenzio – la sua storia

AVEZZANO. Il 22 marzo 2019 padre Emiliano Antenucci ha un’udienza privata con papa Francesco. Il 24 marzo il papa scrive una lettera autografa al ministro provinciale dei Cappuccini d’Abruzzo, padre Nicola Galasso, con questa richiesta: «Sarebbe bello trovare un posto, una chiesa, dove si possa dare culto pubblico alla Madonna del Silenzio. Pensi lei, per favore e mi faccia una proposta». Padre Emiliano, insieme al ministro provinciale, con il permesso del generale dell’Ordine, si mettono alla ricerca di vari luoghi e individuano la chiesa di San Francesco d’Assisi e il convento dei Cappuccini di Avezzano, abbandonato da dieci anni e di proprietà della Provincia dei Frati Minori Cappuccini d’Abruzzo.

Il Santo Padre dà la benedizione a questo progetto. Di forte rilevanza ecclesiale e sociale sarà la nascita del Santuario dedicato a Maria Vergine del Silenzio, un luogo di formazione e crescita spirituale, guidato ed animato da padre Emiliano Antenucci.

https://www.parrocchie31.it/finalmente-la-vergine-del-silenzio-ha-il-suo-santuario-fra-emiliano-il-rettore/

Orari apertura santuario: 7:30/12 – 15:30/19 – MESSA FERIALE: 8 -MESSA FESTIVA: 10

  • Formazione spirituale: lunedì ore 21
  • Adorazione eucaristica: giovedì ore 21-  sabato: giornata di deserto (sarà esposto tutta la giornata il santissimo sacramento)
http://www.verginedelsilenzio.org/

Di seguito la storia del santuario prima che venisse intitolata alla Vergine del Silenzio.

L’antico convento di Santa Maria in Vico, fondato nel 1570, a circa due chilometri dalla città, uscì quasi indenne dalla soppressione napoleonica, fu invece chiuso con quella piemontese e passato al demanio. Il municipio di Avezzano, però, interpretando il sentimento popolare, fece sì che i frati mai lasciassero, di fatto, il luogo di santa Maria in Vico; uno di essi fu nominato rettore della chiesa e custode del cimitero urbano costruito nell’area circostante.

Il convento di Avezzano fu quasi sempre sede di noviziato o di studentato teologico fino al 1912; in esso furono celebrati i capitoli provinciali del 1643, 1673, 1900, 1906. Il disastroso terremoto del 13 gennaio 1915 rase al suolo chiesa e convento, seppellendo sotto le macerie sei frati e un domestico.
Abbandonato quel luogo, la provincia dei cappuccini d’Abruzzo acquistò un sito edificabile nella periferia cittadina, alle falde del monte Salviano, vicino alla ferrovia.

Il nuovo convento e la chiesa, costruiti con le offerte dei fedeli, in particolare con una generosa elargizione del Papa Benedetto XV, furono inaugurati il 1° maggio 1920 sotto il titolo del Sacro Cuore; la chiesa, poi, fu consacrata il 30 aprile 1922. Un’altra ala del convento fu realizzata dopo la 2ª guerra mondiale: nel 1949-50, il pianterreno con sale oggi destinate alle attività parrocchiali; nel 1955-56, il primo piano con locali che, trasformati nel 1971, da allora ospitano una scuola materna.

Il 1° gennaio 1971, il vescovo dei Marsi Mons. Domenico Valerii erigeva nella chiesa dei cappuccini una nuova parrocchia, intitolata a San Francesco d’Assisi.
Il 23 dicembre 1972 il Ministero della Pubblica Istruzione restituiva alla medesima chiesa il dipinto su tavola della Madonna con Bambino in “maestà” che, collocato prima del terremoto sull’altare della chiesa di Vico, era stato trasferito a Roma dopo il sisma e conservato nel museo di Palazzo Venezia.

L’icona era originariamente una tela su tavola; dopo il restauro, effettuato intorno al 1967-68, è attualmente una tela su tela.
Per una degna collocazione della venerata immagine nel novembre del 1977 fu iniziato un ampio restauro della chiesa con nuova sistemazione del presbiterio e della nicchia per l’icona; il 4 marzo 1979 l’edificio sacro fu riaperto al culto.

Il tabernacolo ligneo dei “marangoni”, già nella chiesa cappuccina di Vico, salvato dai danni del terremoto, era passato al museo centrale del nostro Ordine a Roma, dove è custodito quale prezioso esemplare d’ebanisteria settecentesca.

Nel 1987, come proiezione ricreativa della vita parrocchiale, nel sito circostante il convento, a nord-ovest, fu attivato un circolo ricreativo con sala ristoro; quindi fu realizzato un bocciodromo con due piste scoperte, in seguito divenute tre in campo coperto: il tutto, iniziato negli anni 1989-90, era terminato nel 1994.

Per l’accesso indipendente al bocciodromo nell’estate del 1993 è stata aperta una strada privata.
Tra il maggio e il luglio 2002, sempre nell’area del convento, è stato reso regolamentare un preesistente campo da gioco per il calcio. Ancora nel 2002 l’amministrazione comunale di Avezzano ha realizzato la pavimentazione del piazzale antistante il convento con cubetti di porfido.

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