I Piccoli Fiori di Gesù: “Maria, sede dello Spirito Santo e di tutti i Suoi frutti”
“I Piccoli fiori di Gesù” (leggi) (leggi) – Percorso sperimentale per i più piccoli – gruppo “Rinnovamento Nello Spirito”
Sabato 8 maggio 2021
In questo incontro abbiamo avuta la gioia di essere “membra” provenienti da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna e Lombardia: la straordinaria capacità di Dio di unire l’inimmaginabile.
In occasione dell’8 maggio, tradizionale appuntamento della supplica della Madonna di Pompei e della festa della mamma non potevano non parlare della Vergine Santissima.
Dopo un brevissimo momento di accoglienza anche per i nuovi arrivati l’incontro è partito con il Segno della croce cantato, tanto amato dai bambini, un momento di lode e l’invocazione dello Spirito Santo con il canto vieni Spirito di Cristo intonato dalla chitarra di Alessia.
Andrea ha introdotto il tema dell’incontro leggendo il passo Galati 5 versetti 22 e 25 (Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.
Negli incontri precedenti avevamo parlato dei frutti dello Spirito Santo e per sintetizzarli abbiamo condiviso delle immagini di alberi di pesche, pere, ciliegie e albicocche. Gli alberi senza i frutti si possono confondere con un semplice colpo d’occhio invece il frutto lo contraddistingue, tanto è vero che spesso sentiamo: “Gli alberi si riconoscono dai frutti”. E così noi uomini e donne che viviamo nel mondo siamo chiamati a vivere con e nello Spirito Santo. Quando facciamo il segno della croce e ci segniamo nel momento in cui diciamo Spirito Santo la nostra mano passando da destra e sinistra, è come se avvolgesse tutto il nostro corpo. Possiamo quasi essere paragonati a degli alberi destinati a portare i frutti dello Spirito Santo: Amore, Gioia, Pace, Pazienza, Benevolenza, Bontà, Fedeltà, Mitezza e Dominio di sé.
Ogni qualvolta poniamo in essere azioni che mostrano questi frutti diventiamo come alberi di … che si riconoscono dai frutti dello Spirito Santo. Nella mamma di Gesù vediamo in opera lo Spirito Santo con i suoi frutti.
Come quando l’amato regala fiori all’amata così noi regaliamo a Maria Santissima la preghiera del santo rosario.
E da qui il racconto sulla storia del rosario che affonda le sue radici nei 150 salmi con cui i monaci nei Monasteri, nelle varie ore del giorno, recitavano
il Salterio e la Liturgia delle Ore per obbedire all’invito del Signore Gesù che li richiamava alla preghiera costante.. Per andare incontro ai fedeli illetterati i 150 salmi furono sostituiti da altrettanti Padre Nostro. Nel tempo e grazie anche alla visione di san Domenico il rosario ha preso la connotazione di come lo conosciamo oggi. Il termine rosario deriva da un’antica tradizione di porre una corona di rose sulle statue della Vergine per omaggiare la mamma di Gesù.
Teresa ha spiegato i vari misteri del rosario associando i misteri alle caratteristiche di una rosa: il tatto di una rosa ricorda la gioia, le spine il dolore, il profumo la gloria e l’aspetto la luce.
Flaviana ha poi guidato i bambini a realizzare un piccolo rosario con dei ditaloni di pasta precedentemente colorati con acquerelli e del filo. I dieci bambini presenti hanno pregato una decina del rosario.
L’incontro si è concluso con il segno della croce cantato.