I miei ricordi da bambina sulla domenica delle Palme e un invito ad amare i propri genitori e le persone che abbiamo al nostro fianco

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A volte sembra quasi che la nostra natura umana ci spinge a dare per scontato tutto ciò che viviamo nel nostro presente. Tendiamo a dare per scontato non solo gli eventi e ciò che abbiamo/facciamo ma anche le persone, come se fosse naturale e normale che ci siano senza dare loro il giusto apprezzamento. Ci accogliamo del valore e della bellezza di ciò che abbiamo solo con il loro venire a mancare.

Sono diversi anni che i miei genitori sono tornati alla Casa del Nostro Padre Celeste. La sofferenza umana del distacco, e una non corretta elaborazione del lutto per diverso tempo, mi ha portata a rimuovere moltissimi ricordi.

Ma ci sono dei giorni e dei momenti particolari in cui i ricordi che ho ancora tornano prepotentemente a galla come se appartenessero a questo “istante” e non diventano più momenti di sofferenza e di nostalgia ma diventano dei dolci ricordi. Spesso mi manca la possibilità di andare a mangiare nel giorno della festa a casa di mia mamma e trovare tutto già pronto. Manca in particolare quella gioia di una mamma di preparare qualcosa di buono per te.

La domenica delle Palme in particolare mi riporta a un ricordo molto semplice e dolce: quando noi figli eravamo bambini e mamma e papà ci preparavano le “frasche d’alive” (grandi rami di ulivo) addobbati con tutti i fiori che avevamo in giardino (solitamente era uno di ogni colore tra quelli disponibili sia piantati che spontanei) e nastrini. Mio padre aveva la bella abitudine di piantare i fiori anche nella campagna che ci dava da vivere. E per l’occasione il giorno prima raccoglieva anche questi fiori. Finché eravamo bambini dimenticavamo quello degli anni precedenti e ogni anno ci sembrava una grande novità. Come mamma non ho sentito l’esigenza di trasmettere le stesse tradizioni dei miei genitori e di sicuro loro un giorno di me avranno altri tipi di ricordi come è giusto che sia.

Se avete ancora i vostri genitori in vita che vi aspettano a casa con gioia per gustare con voi la domenica delle Palme non dateli per scontati ma ringraziate Dio per averli ancora con voi e riempiteli del vostro affetto e se avete figli continuate a regalare questi dolci ricordi legati a quel simbolico ramo di ulivo benedetto.

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