I 18 anni di nostro figlio
Nostro figlio oggi, 30 agosto 2022, compie 18 anni, 18 anni che sono volati così in fretta che sembra ieri che era ancora dentro la mia pancia, un grandissimo miracolo.
“Sei un dono per noi e di cui possiamo solo dire: “Grazie Dio”. Non sapevamo quali sarebbero stati il colore dei tuoi occhi o quello dei tuoi capelli, quanto saresti stato alto, pesato e nessunissima altra informazione. Ma il Signore ti aveva già messo nei nostri cuori forse dal momento in cui io e tuo padre abbiamo pronunciato il nostro sì l’uno all’altro dinanzi a Dio. Per tanto tempo sembrava quasi che non arrivavi ma il Signore proprio nel giorno in cui perdevamo il nostro primogenito con un aborto spontaneo ci parlava di te. Mentre io ero ricoverata in ospedale per minacce di aborto, tuo padre era ad un’adorazione eucaristica. Lo avvicinò una sorella del Gruppo del Rinnovamento Nello Spirito e gli disse “Non so cosa significa ma secondo me questa parola è per te”. C’era il passo di Zaccaria: “Avrai un figlio e lo chiamerai Giovanni”. Tuo padre rimase turbato da quella Parola. Pensò: “Perché avrai? Già c’è una creatura”. E infatti quella sera stessa al terzo mese di gravidanza ebbi un aborto spontaneo.
Dopo alcuni mesi rimasi di nuovo incinta. Alla prima visita dal ginecologo sia io che tuo padre avevamo la certezza del cuore che eri un maschietto e che il Signore già ci aveva indicato il nome con cui avremmo dovuto chiamarti: Giovanni. E ogni volta che avevamo tentennamenti nella scelta del nome, avevamo dei segni che ci riportavano a questo nome. Non dimenticheremo mai in particolare il 4 agosto del 2004 (era il tempo in cui cercavamo di andare a messa tutti i giorni e siccome all’epoca non c’era una messa pomeridiana a San Salvo, quando tuo padre lavorava di mattina andavamo a messa il pomeriggio a Vasto marina) entrammo in chiesa con la convinzione che ti avremmo dovuto chiamare Adolfo come tuo nonno. Appena entrammo in chiesa il celebrante disse: Oggi ricordiamo san Giovanni Maria Vianney”. Ecco perché ti chiami Giovanni Maria.
Il parto è di sicuro un tempo che lascia una traccia indelebile nella mente e nel cuore di una mamma e di un papà. Entrai in travaglio la domenica alle 3 del mattino e tu nascesti il lunedì pomeriggio alle 15.15. Tuo padre ancora mi prende in giro: con due notti insonni riuscivo a dormire tra una contrazione e l’altra.
Quante ansie, quanti timori da quando sei nato ma soprattutto per la nostra inesperienza. Un colpo al cuore quando ti tirasti la scarpiera addosso, di corsa in ospedale, sangue dappertutto che sembrava non voleva fermarsi mai, oppure quando prima di partire per uno dei campi scout ti sfracellasti insieme ai tuoi amici con una macchinina giocattolo lungo la discesa di casa nostra. Solo per nominare i momenti più drammatici.
Ricordiamo ancora il tuo volto raggiante quando nacque Paolo o quando ti diedero il totem nell’ultimo anno dei lupetti, la tua fratellanza con la famiglia Mancini, l’affetto e la tenerezza che ti lega alla nonna agli gli zii e i tuoi cugini, la tua soddisfazione preparando i campi dell’ultimo anno di reparto, il tuo sguardo sereno quando abbracci il tuo compare di battesimo, la tua felicità nel raccontare l’esperienza della route di quest’anno che ti hanno fatto riflettere sui grandi temi degli adulti, la felicità che scorgiamo nel tuo sguardo con i tuoi amici di Azione Cattolica, la tua determinazione e i tuoi grandi sacrifici ad andare a studiare a Chieti per seguire la tua passione per la chimica organica.
Fieri di te semplicemente per la persona che stai diventando.
I 18 anni di un figlio è un evento importantissimo anche per noi genitori. Segna quasi un ennesimo taglio del cordone ombelicale. Con te siamo cresciuti come mamma e come papà. Di sicuro abbiamo fatto tanti errori come genitori ma ti vogliamo un mondo di bene e ringraziamo ogni giorno Dio per il dono immenso che sei.
La cosa più bella che ti vogliamo augurare che tu cresca sempre più nella fede e nell’amore verso Cristo perché sappiamo che in Lui troverai un porto sicuro e scegliendoLo come Amico con la A maiuscola avrai un Consigliere senza pari e ti aiuterà ad affrontare ogni situazione nel modo giusto. Fidati sempre di Cristo, e sarai un grande uomo e molto probabilmente anche un uomo felice. È Lui il Signore della vita.
Ama la vita in maniera “sempre nuova, con grande curiosità e passione. Impara ad amare tutto ciò che ti capita, nel bene e nel male e di sicuro ne trarrai buoni frutti.
Abbi cura di ogni relazione nel modo giusto, ciò che ci contraddistingue come persona sono proprio il nostro saper stare con gli altri.
E infine ricorda sempre: “A tutto c’è sempre una soluzione” e “Dio provvede sempre”.