Festa delle mamme a sorpresa
(Rubrica: sono una mamma sono una santa)
Anche la semplice parola “mamma” dona un gran senso di dolcezza e tenerezza sia in chi la pronuncia che in chi l’ascolta. Si può quasi considerare questo termine un sinonimo di “vita”, la vita che ogni mamma è chiamata a concepire e custodire sin dal suo nascere.
Il 9 maggio 2021 in Italia si è celebrata la festa della mamma. Ma che cos’è questa festa? Di sicuro ha dei significati particolari per ogni mamma e quando abbiamo bambini alle elementari è quasi sempre accompagnata dai allegri bigliettini e/o oggettini preparati a scuola e conservati nel “tiretto della tenerezza” per ricordare quel “Ti voglio bene” scritto con una manina ancora poco avvezza a scrivere.
Quando i figli cominciano a crescere quasi non te lo aspetti più e ti accontenti anche di un semplice “Auguri mamma” pronunciato a mezze labbra perché sai che cominciano, come è giusto che sia, a prendere il volo e a iniziare quella necessaria fase di distacco dalla fanciullezza.
Ma la vita stupisce sempre. L’ultima dei quattro figli insieme ad altre tre sue amiche figlie di due “sorelle nella fede” hanno organizzato un pomeriggio incredibile per festeggiare la nostra festa della mamma 2021.
Solitamente la domenica pomeriggio ci riuniamo per pregare con il rosario della famiglia (e nel frattempo che le mamme pregano le quattro bambine approfittano per condividere dei momenti di gioco e di amicizia.
Dal 2 maggio, giorno della prima comunione di Sara, Maria Teresa, la più grande della comitiva ha lanciato l’idea di organizzare qualcosa di speciale per la festa delle mamme. E così per una settimana si sentivano con delle videochiamate per organizzare l’evento. Arrivato il fatidico giorno avevano fatto finta che in questo giorno non si sarebbero incontrate perché impegnate in altro. L’ideatrice consegna un biglietto ben sigillato alla mamma con la raccomandazione di leggerlo insieme alle altre subito dopo il rosario. C’era questa indicazione: “andate a casa di Maria”. Dopo alcuni giri appena arriviamo o ci presentano un biglietto, il primo di una piccola caccia al tesoro per farci trovare prima un sasso colorato dei nostri colori preferiti con su scritto “Ti voglio bene”, e in ultimo i biglietti di auguri e un nostro ritratto a matita che avremmo poi dovuto dipingere. Finita la caccia al tesoro ci hanno fatto chiudere gli occhi per farceli riaprire quando potevano reggere un vecchio lenzuolo su cui avevano scritto “Auguri mamme”. Ma la sorpresa non finisce qui. Hanno poi calato il lenzuolo come se fosse un sipario e ci hanno fatto trovare un caffè preparato secondo i nostri gusti e un grosso e buonissimo ciambellone al cacao fatto da loro nel frangente che pregavamo il rosario: il ciambellone del caso, in quanto in base al loro racconto nonostante avevano sbagliato procedure e delle piccole dimenticanze era squisito.
Ci hanno anche omaggiato con i fiori di campo raccolti durante la passeggiata in campagna.
Per farsi aiutare nell’avventura hanno coinvolto anche il mio terzo figlio. lo specialista del caffè.
Anche se la giornata si è conclusa con un telefono finito per strada è stata una festa della mamma davvero speciale. Non avevo mai partecipato a una caccia al tesoro e non dipingevo da lungo tempo.