Facciamo conoscere san Giuseppe ai bambini
Il 19 marzo il mondo celebra la festa del papà, e Santa Madre Chiesa celebra la festa di san Giuseppe, il padre putativo di Nostro Signore Gesù Cristo. Se Dio l’ha scelto come uomo a cui affidare il Suo unico Figlio Gesù di sicuro aveva qualcosa di speciale e quindi merita tutta la nostra devozione subito dopo Maria Santissima.
Quanto può essere bello presentare con grande semplicità ai bambini questa figura così cruciale nella storia di salvezza di ogni uomo!
Usando le parole di papa Francesco “San Giuseppe è l’uomo di cui si fida il Cielo”. Il nome Giuseppe in ebraico significa “Dio accresca, Dio faccia crescere…Egli è un uomo pieno di fede nella sua provvidenza: crede nella provvidenza di Dio, ha fede nella provvidenza di Dio. C’è una fiducia e una stima reciproca tra Dio e san Giuseppe: Dio si fida di Giuseppe e Giuseppe nella sua vita terrena si è affidato completamente nelle mani di Dio divenendo le braccia che abbracciavano e coccolavano Gesù sulla Terra. Come San Giuseppe ha custodito Maria e Gesù, così oggi custodisce noi.
“Nei Vangeli San Giuseppe appare come un uomo forte, coraggioso, lavoratore, ma nel suo animo emerge una grande tenerezza, che non la virtù del debole, anzi, al contrario, denota fortezza d’animo e capacità di attenzione, di compassione, di vera apertura all’altro, capacità di amore. Non dobbiamo avere timore della bontà, della tenerezza!” (Papa Francesco)
Si potrebbero invitare i bambini a cercare di immaginare la vita di Gesù alla loro età e come san Giuseppe stava a lui vicino. Si potrebbe altresì proporre uno dei pochi passi di Vangelo che parla di san Giuseppe come ad esempio: “Giuseppe, figlio di Davide non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù. (Mt 1,20b-21.24-25)”.
E infine si potrebbe far realizzare uno dei simboli caratterizza l’iconografia più comune San Giuseppe: un bastone da cui sbocciano gigli. Un giglio che potrà essere donato al proprio papà insieme ad una preghiera:
“O caro san Giuseppe amico e protettore di tutti, tu che con gioia e amore hai aiutato il buon Gesù a crescere in età, sapienza e grazia, dona anche a me il tuo amore e la tua guida affinché anch’io possa crescere in età, grazia e sapienza seguendo l’esempio del tuo figlio adottivo.
Donami la tua grazia, aiutami ad amarti e a lasciarti essere mia guida che mi aiuta a camminare con gioia nel sentiero della mia vita amen.”
Per la realizzazione del bastone da cui fuoriescono dei fiori di giglio si potrebbe utilizzare questi materiali:
Gomma eva o carta crepla bianca e verde, colla al caldo e bastoncini per spiedini. Nel video le istruzioni per realizzare il bastone giglio.