È giunto a voi il regno di Dio
III° settimana di Quaresima – Mercoledì
Commento al Vangelo di Matteo 5,17-19
A cura di Don Giovanni Boezzi
Gesù è un protagonista “strano”: è sicuramente venuto per diventare un nostro punto di riferimento, ma non vuole mettere da parte gli altri riferimenti classici che da sempre hanno svolto un ruolo importante per la salvezza del popolo di Dio (la Legge e i Profeti). È però, anche, un protagonista rassicurante: nulla, di ciò che Egli non voglia o non abbia previsto, accade.
Gesù ci insegna il valore dell’obbedienza alla Legge di Dio, che è sempre legge di grazia e misericordia, che dona la vita eterna. Grande, infatti, sarà considerato colui che cammina ascoltando il volere di Dio, invece “minimo” (cioè piccolo alla potenza ennesima) colui che, lo tralascia.
Oggi prego con il Salmo 147.
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Dal Vangelo secondo Matteo (5,17-19)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».