Mauro, le braccia che hanno montato le due nuove campane dell’Addolorata
SAN SALVO. Il 17 giugno 2020 sono state montate le due nuove campane della chiesa dell’Addolorata in corso Garibaldi. Queste, donate da Lidia Artese e dalle due sorelle Ciuffi, erano state benedette (leggi) dal parroco don Beniamino Di Renzo il 1 marzo scorso, poco prima del lockdown per il Coronavirus che ha impedito anche le celebrazioni eucaristiche fino al 18 maggio.
A montarle fisicamente è stato l’artigiano Mauro Cocchetti che è stato supportato nell’impresa dal sansalvese Michele Cordisco.
Cocchetti è originario di Brescia ma vive da diversi anni a Guardiagrele con la sua famiglia. Per uno strano disegno della vita monta campane da ben 32 anni. Aveva soli 17 anni quando ha iniziato ad appassionarsi a questo lavoro che l’ha portato anche a viaggiare tantissimo.
Quanta bellezza c’è nel suono delle campane. Un segno visibile e una voce forte e soave che riecheggia per le strade della nostra quotidianità o ci ricordano l’appuntamento della grande festa dell’Eucarestia che si celebra ogni giorno. Ci avvisano della festa in cielo per chi va incontro all’eternità e anche dell’immenso dolore che prova chi perde una persona cara. Ci rende partecipi della grande festa di chi si sposa anche se non li conosciamo. Quel suono che riecheggia e che tutti possono sentire diventa quasi un appello al desiderio di un padre che vuole che i suoi figli si amino l’un altro. Volendo rappresentare il valore del suono delle campane con una scena teatrale lo si potrebbe rappresentare come una grandissima famiglia con tantissimi figli e che nel momento del pranzo, il padre, per radunare tutti, suona le campane.
Le braccia di Mauro, con il supporto anche dei suoi aiutanti (Michele e l’autista del mezzo che ha consentito di portare le campane sino al campanile) sono le braccia che consentono a questi strumenti di servire per ciò a cui sono chiamati.