Dobbiamo ogni giorno allenarci alla conversione all’amore misericordioso di Dio
(Commento al Vangelo di don Raimondo Artese)
Cosa avrà provato Gesù quando gli riferiscono di quelle atrocità? L’insegnamento, per quanto difficile da capire: è che non c’è sempre un perché alla morte e non muoiono prima i cattivi, il male tocca tutti.
Gesù esorta a conversione, poiché la morte, come dice nel vangelo di oggi, non è una punizione del Padre, ma ci sprona a conversione perché non è il male o la morte del corpo, che bisogna temere, ma quella dello spirito, e nutrirlo, zapparlo e concimarlo perché possa portare frutti, altrimenti si è già morti.
Durante il tempo di Quaresima spesso sentiamo parlare di conversione. Però, forse, pensiamo che, noi cristiani non abbiamo bisogno di conversione, sono i non credenti che ne hanno bisogno.
Dobbiamo invece ogni giorno allenarci alla conversione poiché sempre più dobbiamo rivolgere il nostro sguardo e il nostro cuore all’amore misericordioso di Dio, per essere anche noi segno della misericordia del Padre, iniziando dalle nostre famiglie, dove non sempre ci guardiamo con gli occhi del perdono, ma tendiamo a giudicarci a vicenda.
Ed io che tipo di albero sono? Quali frutti produco?
Gesù, guidami nel cammino di conversione e rendimi coraggioso e paziente per accogliere il cambiamento e per poter portare frutto. Amen