“Dio si è fatto carne perché tu possa entrare nel cuore pulsante del Suo amore”
(Commento al Vangelo di don Raimondo Artese)
L’evento dell’incarnazione del Verbo è la rivelazione perfetta e insuperabile del mistero di Dio. Il Verbo, Sapienza di Dio, è la Persona trinitaria che:
- fatto della stessa sostanza ed eternità del Padre;
- posto al di fuori dello scorrere del tempo;
- a cui è affidato la relazione speciale con l’uomo;
- si fa Parola di verità, parola di vita.
Si abbassa così tanto verso la carne umana da diventare essa stessa carne; rivestendo la carne la rende degna di Dio, secondo il progetto d’amore che risale a prima che il tempo cominciasse a scorrere.
L’Amore produce amore: ogni creatura, in quell’attimo iniziale, è pensata, amata. Ed io come concretizzo nella mia vita questo progetto d’Amore?
Signore, fai che il mio sguardo sulla vita, vicina e lontana, non mi faccia confondere sul loro reale valore. Fai che mai mi permetta di giudicare o di considerare senza importanza quello che invece è caro e prezioso ai Tuoi occhi. Grazie per il Tuo Amore. Amen.
“In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato. (Gv 1, 1-18)“