Cosa avrebbe provato la Madonna ascoltando “San Salvo… in Canto”?

SAN SALVO. Dalla prima domenica di dicembre per grandi e piccini, inizia un tempo di “attesa” e di desiderio di qualcosa di bello e positivo, il Natale. Anche chi non crede, e anche suo malgrado, spesso si ritrova coinvolto in questo vortice di positività che esalta la nascita di un bambino, Gesù.

E’ questo un periodo in cui molti cori si esibiscono con un concerto di Natale che ha come protagonista un illustre personaggio che è immensamente grande perché si è fatto infinitamente piccolo agli occhi del mondo.

Uno di questi cori, “San Salvo…in Canto” si è esibito, accompagnato dalle note della fisarmonica di Claudia Manfredi, giovedì 12 dicembre presso la chiesa della Madonna Addolorata.

Ponendo l’orecchio in ascolto delle tante voci che intonavano all’unisono ninna nanne e lodi che inneggiavano alla nascita del Cristo vivente e contemplando le immagini della Vergine Santissima e del suo Figlio Gesù, veniva spontanea la domanda: “Cosa avrebbe provato Maria se “San Salvo… in canto” e/o altri cori che intonavano canti di Natale si fossero esibiti subito dopo il parto“.

Probabilmente come era nel suo stile, avrebbe “serbato tutto nel suo cuore“: colori, musiche, voci e volti di chi si esibivano e di chi quelle parole e quelle note le ha composte; ringraziato per questo gesto di amore e per ogni singolo particolare, pregato e posto tutti sotto il suo manto di Mamma terrena e celeste. e Sicuramente vivendo ogni istante con quello stato di grazia, tenerezza, purezza e amore che appartengono solo a Colei che non a caso è stata scelta dal Dio Onnipotente.

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