Coraggio a scorgere Dio!
Commento al Vangelo di don Pieralbert D’Alessandro
Maestro, quell’uomo non è dei nostri: ” non è dei nostri”! forse è un po’ eretico o troppo libero, deve essere bloccato.
E a capo dell’operazione c’è Giovanni, il discepolo amato, il teologo fine, “il figlio del tuono”’, ma che è ancora figlio di un cuore piccolo, morso dalla gelosia. «Non ti è lecito rendere migliore il mondo se non sei dei nostri!». La forma prima della sostanza, l’iscrizione al gruppo prima del bene. Mosè, nella prima lettura, dà una risposta così liberante a chi gli riferisce questa posizione disequilibrata riguardo a chi non è nell’elenco eppure profetizzano: magari fossero tutti profeti…
Invece la risposta di Gesù, l’uomo senza frontiere, è molto articolata e molto alla Mosè: Lascialo fare! Non tracciare confini. Il nostro scopo non è aumentare il numero di chi ci segue, ma far crescere il bene! A scorgere Dio che interpella il nostro essere e aumentare il numero di coloro che, in molti modi diversi, possano fare esperienza del Regno di Dio.
È grande cosa vedere che per Gesù la prova ultima della bontà della fede non sta in una adesione teorica al “nome”, ma nella sua capacità di trasmettere il riflessoo della misericordia di Dio. Chiunque regala un sorso di vita, è di Dio. Questo ci pone tutti, accanto a tanti uomini e donne, diversamente credenti o non credenti, che però hanno a cuore la vita e si appassionano per essa, che sono capaci di inventarsi miracoli per far nascere un sorriso sul volto di qualcuno. Il vangelo ci chiama a «stare accanto a loro, sognando la vita insieme» (Evangelii gaudium, 74).
Chiunque vi darà un bicchiere d’acqua… non perderà la sua ricompensa.
Un po’ d’acqua, il quasi niente, una cosa così semplice e povera che nessuno ne è privo.
Gesù semplifica la vita: tutto il vangelo in un bicchiere d’acqua. Di fronte all’invasività del male, Gesù conforta: al male opponi il tuo bicchiere d’acqua; e poi fidati: il peggio non prevarrà.