Chiesa San Giuseppe: “Casa dolce casa”
(Foto in copertina di Nicola Palma Ucci)
Quante volte anche al rientro dal posto più bello del mondo ci è venuto spontaneo al rientro a casa avere quella bellissima sensazione di essere tornati in quel luogo che ci accompagna nella quotidianità della nostra vita ed esclamare ” Casa dolce casa!”.
Un’insieme di muri, arredi, quadri, abitudini, odori, gesti, dolori, gioie e persone che identificano il nostro passato, presente e forse futuro. Un luogo che abitiamo e ci rappresenta appieno, colmo di ricordi e di speranza e dove la normalità si trasforma in un laboratorio di emozioni meravigliosi.
Confucio diceva “La mia casa è piccola ma le sue finestre si aprono su un mondo infinito.”
Tutto questo e molto di più è la Chiesa (“Casa”) di Dio per i suoi fedeli che in questo luogo trovano un porto sicuro in cui crescono, diventano adulti, si sposano, battezzano i propri figli, vi ritornano dopo una lunga assenza, incontrano, accolgono e invitano altri, ritornano salutano i propri cari.
Sabato 6 giugno 2020 è stata una data storica per la città di San Salvo. In questa data dopo l’avvio dei lavori di restauro del 6 novembre 2019 e una serie di peripezie compreso il lockdown da Coronavirus, la chiesa madre della città di San Giuseppe è stata riaperta al culto ed ha regalato ai fedeli quella bella sensazione di “Casa dolce casa” intitolata a un padrone di Casa a dir poco eccellente “San Giuseppe”. A celebrare la santa messa è stato il parroco don Raimondo Artese.
In seguito il video (realizzato da un parroco d’eccezione don Vincenzo Giorgio) del ritorno a quella quotidianità che ci regala un Amore sempre nuovo.