Chiesa Maria Ss.ma Stella Maris di Vasto Marina

La chiesa Maria Ss.ma Stella Maris è situata sul lungomare di Vasto Marina e può essere considerato un edificio moderno, risale infatti agli inizi del ‘900 ed è retta dai frati francescani. Nel suo stile neogotico, con un interno raccolto e invitante, la chiesa è parte di un complesso monastico. Il suo frontale è molto caratteristico che si distingue in maniera quasi netta dal contesto in cui è collocato e di sicuro arricchisce la passeggiata di Vasto Marina.

(Storia convento)

La chiesa di Vasto Marina, dedicata a Maria Ss. “Stella Maris”, è situata vicino al mare, a circa tre chilometri dalla città di Vasto.
Iniziando, nel 1903, la costruzione di un tempietto nelle adiacenze della propria villa, con possibilità di successivo ampliamento, il cav. Alfonso Marchesani intendeva andare incontro ai bisogni religiosi degli sparsi abitanti del luogo, troppo distanti dalle chiese del centro urbano, in particolare dalla parrocchia di Santa Maria Maggiore, cui territorialmente la zona marina apparteneva. Nel 1905 l’edificio sacro era realizzato nel suo corpo centrale, in nitido gotico moderno con elementi romanici.
Nel 1912 il Marchesani, con il benestare dell’autorità religiosa diocesana, affidava ai frati cappuccini della provincia d’Abruzzo la chiesetta di “Stella Maris” e l’adiacente abitazione, che in tal modo diventava convento. Ma il desiderio e il progetto del devoto cavaliere, fin dall’inizio, erano che la chiesetta diventasse parrocchia; a tal fine si dette da fare presso le autorità religiose e civili competenti, negli anni tra il 1912 e il 1921. Il 26 giugno 1926 la Regia Procura di Lanciano comunicava alla competente autorità ecclesiastica il benestare dell’Amministrazione del Fondo Culto per l’erezione della chiesa di “Stella Maris” a parrocchia, erezione decretata con Bolla dell’arcivescovo di Chieti Mons. Nicola Monterisi il 15 novembre 1926, “placitata” da Regio Decreto del 6 febbraio 1927. Non fu facile impresa, però, affidare la nuova parrocchia ai frati cappuccini, stante la resistenza dell’Ordine all’accettazione della cura parrocchiale. Ma con lettera del 6 maggio 1927 il Ministro Generale fr. Melchiorre da Benisa concedeva in via eccezionale il suo nulla osta.
Primo parroco di “Stella Maris” fu P. Ludovico da Balsorano, immesso canonicamente nell’ufficio il 18 marzo 1928 dall’Arcivescovo di Chieti Mons. Nicola Monterisi.
Nel 1929 la chiesa veniva prolungata secondo l’originario progetto (le due piccole navate laterali erano state aggiunte nel 1925) e il 21 dicembre 1930 era di nuovo benedetta.
Tra il 1950-51 lo spazio abitabile del conventino “ospizio” fu ampliato nel piano superiore con la realizzazione di alcune celle “così utili per i religiosi che debbono prendere i bagni di mare”, come scriveva il Ministro Provinciale del tempo. Per le attività e le associazioni parrocchiali furono realizzati anche dei locali attigui alla chiesa e nella periferia della parrocchia, in località Montevecchio, fu costruita una nuova chiesa dedicata all’Immacolata Concezione e a San Francesco d’Assisi, inaugurata il 4 dicembre 1954, a ricordo dell’anno mariano, e successivamente abbattuta per il passaggio dell’autostrada.
Verso la fine del 1962, a circa 500 metri dalla chiesa parrocchiale, il parroco P.Alberto Mileno iniziava la costruzione dell’Istituto Pedagogico Abruzzese “San Francesco d’Assisi”, completata alla fine del 1964.

(Da https://noivastesi.blogspot.com/2020/07/stella-maris-torna-allantico-splendore.html#more)Vi si trova a sinistra il Battesimo di Gesù al Giordano, al centro l’apparizione del Sacro Cuore a Santa Margherita Maria La Coq e la terza vetrata che raffigura San Giuseppe da Leonessa e San Bernardino da Siena, protettori della Provincia monastica dei Cappuccini d’Abruzzo.

Entrando dal lato destro troviamo rappresentate Santa Chiara d’Assisi e Santa Elisabetta d’Ungheria, patrone del Terzo Ordine Francescano. Al centro l’apparizione di Lourdes e infine San Michele Arcangelo e San Francesco d’Assisi, protettori di Vasto e d’Italia, segno di una chiesa francescana. Tutte le vetrate sono arricchite nella parte in alto da decorazioni e, nella parte in basso, dalle denominazioni di quanto espresso.

Similar Posts