Chi sei tu? Chi sono io?
(Commento al Vangelo di don Nicola Florio – domenica 27 agosto 2023)
Nel Vangelo di questa domenica, il Signore Gesù pone una domanda essenziale nel cammino di ogni discepolo: chi sono io per te?
Gli apostoli stanno camminando con il Signore; ormai da due anni e mezzo seguono questo maestro: hanno ascoltato le sue parole, hanno visto i suoi segni, hanno contemplato la sua vita, il suo stile di vita… per lui hanno lasciato reti, casa, lavoro, famiglia… con lui hanno gustato momenti felici e superato quelli difficili, come la tempesta in mare; hanno oltrepassato barriere e confini fisici, culturali e religiosi. Insomma la loro esperienza di Cristo è ormai matura.
E per questo arriva la domanda diretta, schietta e forse per loro inaspettata: chi sono io? Prima per la gente e poi per voi. Facile rispondere quando bisogna riferire di altri o partendo dal sentito dire: sei un profeta focoso come Elia e come Giovanni, portatore di una parola che riscalda i cuori ma contemporaneamente richiama alla conversione e alla coerenza.
Ma questo a Gesù non basta. Vuole sapere qualcosa di più profondo, più intimo, più vitale: chi sono io per te ora, qui, nella tua vita? Domanda rivolta ai discepoli di quel tempo, domanda rivolta anche a me e a te oggi! E per rispondere a questa domanda bisogna chiudere i libri (anche il catechismo) e aprire il cuore.
Se ho incontrato Gesù nella vita, che cosa è cambiato? Chi è Lui per me? È un vangelo che ricorre ogni anno in questo periodo, nelle varie versioni degli evangelisti. Interessante che ogni anno mi venga chiesto la stessa cosa.
Rispetto all’anno scorso chi è Gesù per me? Perché continuo a seguirlo?
Pietro, con tutto il carico della sua umanità, è raggiunto da un fremito interiore dello Spirito e proclama: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Sei colui che fa viva la vita e la fa fiorire, sei fonte da cui scaturisce vita inesauribile. Sei bellezza, pienezza, felicità, pace!
E nel momento in cui Pietro si decentra (non pensa più solo a se stesso e al senso della sua vita), nel momento in cui il suo cuore è tutto rivolto al Signore, ecco che Gesù gli fa dono di una più profonda comprensione di sé: “Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa”.
Per capire chi siamo, abbiamo sempre bisogno di qualcuno che ci faccia da specchio; se questo Qualcuno è Cristo, la sorpresa è che ci sentiremo amati là dove maggiormente ci vergogniamo di noi stessi; e saremo aiutati a credere maggiormente in noi stessi perché profondamente amati.
Questo è Gesù; questo posso essere io con Gesù e grazie a Gesù. Forse non sarò roccia, forse sarò una piccola pietra… ma nella costruzione del regno di Dio anche la piccola pietra ha il suo grande valore! Nessuno è inutile.
Signore Gesù, aiutami ad amarti a a riconoscerti come il tutto della mia vita; qualcosa sarò, Signore, se tu farai del mio poco qualcosa che serva a qualcuno. Prendi il poco che sono e fanne ciò che vuoi. Così troverò me stesso nel tuo grande progetto d’amore e di salvezza. Amen.
don Nicola Florio