Parliamo ancora del frutto dell’Amore parlando dell’amore verso i nemici

“I Piccoli fiori di Gesù” (leggi) (leggi) – Percorso sperimentale per i più piccoli – gruppo “Rinnovamento Nello Spirito”

Sabato 20 Marzo 2021

Amare è l’insegnamento principe di Gesù. Tutti gli altri comandamenti/insegnamenti sono delle semplici conseguenze (non rubi perché ami, rispetti perché ami, non uccidi perché ami, non imbrogli, fai con passione il tuo lavoro perché ami). Ma amare non è una passeggiata o come bere un bicchiere d’acqua. Tendenzialmente noi esseri umani siamo fondamentalmente egoisti, egocentrici e tendenti al male e  la legge dell’amore costa tantissima fatica. E se lo costa con le persone a noi care figuriamoci con gli altri. Eppure Gesù ci chiede di amare persino i nostri nemici. A volte può sembrare impensabile il solo pregare per chi ci fa del male o addirittura anche una semplice scortesia. Chiedendoci di amare i nostri nemici, il Figlio di Dio ci chiede di fare un passo da giganti nella via dell’amore. Parlare di  insegnamento ai bambini e rapportandolo anche alle loro antipatie e/o dispetti vari che vivono nella esistenza li potrà aiutare a crescere con una visione della vita più felice.

Dopo il segno della croce cantato e un momento di lode e di invocazione dello Spirito Santo nell’incontro, Benedetta ha letto il passo di Luca 23, 33-34 (Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra.  Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno). Gesù amava così tanto da perdonare persino chi li aveva crocifisso. Micaela nel parlare di questo passo ha raccontato la commovente storia del “Ciliegio del perdono”. Poi abbiamo invitato i bambini a riflettere su questa storia. Alessio ha guidato gli altri bambini nel realizzare un fiocco da legare  all'”albero dell’amore” .

Martina e Alessia hanno dato istruzioni per realizzare un fiocco con la pasta sfoglia da infornare.

L’incontro si è concluso con il canto “Io ti dico che se perdoni vedrai la gloria di Dio”, il segno di croce cantato e l’Ave Maria.

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