Genitori, che avventura!
Rubrica della famiglia a cura della Dott.ssa Ivana De Leonardis
Carissimi, si sente spesso dire che il mestiere di genitore è il più difficile del mondo (e a mio parere il più affascinante…), ma quest’affermazione sembra essere ancor più vera in questo periodo storico-sociale nel quale i valori sembrano essere divenuti “liquidi”, i ruoli incerti e il relativismo imperante: del resto il fiorire di “scuole per genitori” sarà pur indicativo di qualcosa che non funziona più. Partiamo dal concetto che il genitore perfetto non esiste, come non esiste il figlio perfetto, né esiste il “manuale del genitore perfetto”. Ma come si faceva una volta senza scuole? La funzione educativa veniva tramandata di padre in figlio, mentre ora tanti bambini non conoscono neanche la storia della famiglia, dei nonni, le loro radici.Finora abbiamo ascoltato la Parola del Vangelo e il Magistero di Papa Francesco, adesso con voi vorrei affrontare il tema: «Genitori che avventura!», tema che lascerò affrontare, per tutto il tempo necessario, alla Dott.ssa Ivana De Leonardis, Consulente Familiare, esperta di relazioni e dinamiche familiari, operatrice del Centro di Consulenza alla Persona “Armonia” di Vasto e del Consultorio Ucipem di Pescara, operatrice nell’equipe di Pastorale Familiare della zona di Vasto, libera professionista.
(Don Giovanni Boezzi)
In questi incontri, cercheremo di affrontare le maggiori tematiche che interessano la relazione genitore-figlio adolescente e si partirà, nel prossimo articolo, proprio dal fornire un quadro di riferimento su chi sono gli adolescenti di oggi, se e in che cosa si differenziano rispetto a quelli di ieri.
In questo viaggio intergenerazionale, i primi attori saremo noi genitori, invitati a poggiare lo sguardo sui nostri figli ma anche, o forse soprattutto su noi stessi, adulti di oggi – adolescenti di ieri.
Recuperare una sorta di memoria di come ci siamo sentiti noi quando avevamo la stessa età dei nostri figli adolescenti, è già un importante aiuto per entrare più facilmente in relazione con loro.
Ogni articolo sarà corredato da piccoli spunti di riflessione, con i quali potremo confrontarci e interrogarci rispetto alla nostra dimensione educativa.
Quando nasce un figlio, nascono contemporaneamente un padre e una madre.
Diventare genitori è una delle esperienze più significative e coinvolgenti. È un rispondere con fiducia alla vita, è l’inizio di una grande avventura, un cammino di cui si conosce l’inizio e non la fine perché è una esperienza che ci accompagna per tutto l’arco della nostra esistenza. Non si smette mai di essere figli o genitori, anche se sono dimensioni declinate in modi e forme diversi nell’arco della propria vita.
Il mestiere del genitore, per definizione quello più difficile al mondo e spesso anche condiviso con i nonni, richiede che vengano messe in campo una serie di abilità e di compiti a cui non sempre ci sentiamo preparati.
La sfida di essere genitori di un bimbo piccolo richiede, infatti, l’attivazione della nostra capacità di cura e accudimento, il saper fornire quel nutrimento fisico ed emotivo, essenziali per la sopravvivenza e la crescita del nostro “cucciolo”. Con il passare del tempo la necessità di accudimento diminuisce e al genitore viene richiesta la capacità di far spazio progressivamente all’autonomia del figlio, al suo sperimentarsi capace di fare cose senza il supporto di mamma e papà e trovare così il suo posto nel mondo.
Se tutto il percorso genitoriale può essere disseminato di ansie e paure, è certamente nella fase dell’adolescenza del proprio figlio che mamma e papà spesso affrontano le difficoltà maggiori.
Un antico detto popolare recita: “Figli piccoli, guai piccoli. Figli grandi, guai grandi”, che suona come una sorta di presagio sul fatto che, alle soglie dell’adolescenza del figlio, cominci per i genitori un periodo difficile da attraversare. In realtà, le difficoltà vengono sperimentate da entrambi, tanto dai genitori quanto dal figlio. Conoscere più da vicino, entrare nella comprensione dei profondi mutamenti (fisici, mentali, emotivi) che attraversa un ragazzo nell’età adolescenziale, può certamente aiutare un genitore a sentirsi meno spaventato, perché più consapevole, rispetto a quanto sta accadendo al proprio figlio.
In attesa di “aprire il sipario” sul mondo degli adolescenti di oggi, invito il lettore a compilare in forma anonima il sondaggio sotto riportato. Sarà un modo per raccogliere le impressioni, le paure, le fatiche ma anche le sorprese e le gioie dell’essere un genitore alle prese con l’adolescenza, un modo per poterle condividere insieme e magari trovare risposte comuni.
Il link su cui è sufficiente cliccare per partecipare ad un sondaggio in forma anonima https://forms.gle/ptvYcsQ2ADky2bPe8
Dott.ssa Ivana de Leonardis – Consulente Familiare®