Nella parrocchia di san Nicola la benedizione statua di San Giuseppe donata per un voto
Il Dio in cui crediamo è un Dio d’amore che con e per amore ci ha donato un Figlio. Lo ha affidato a una mamma e a un papà che ha ritenuti degni di tanta grandezza: Maria e Giuseppe.
Domenica, 14 marzo durante la messa solenne delle ore 11, il parroco di San Nicola Vescovo ha benedetto la statua di San Giuseppe donata a seguito di un voto assunto verso il padre in terra di Gesù.
Ecco la testimonianza: “Quando mi ritrovavo a pregare nella chiesa di San Nicola e mi sedevo sulla sinistra, osservando al centro sull’altare Gesù Risorto e, a destra, la statua della Santa Vergine… dicevo a me stessa che, a sinistra, il posto vuoto stava aspettando San Giuseppe. Nel tempo avevo maturato il desiderio del cuore di avere una mia famiglia ma gli anni passavano e sembrava quasi che questo progetto di vita non rientrasse nei piani di Dio per la mia vita.
E così feci un voto a San Giuseppe: “Intercedi tu affinché questo desiderio si possa realizzare e se si realizzerà e se ci sarà un sacerdote che accetterà, mi impegno a offrire una statua che ti rappresenti e così anche in questa chiesa sarà rappresentata l’intera Sacra Famiglia”. Dopo un po’ di tempo incontrai l’uomo che è divenuto mio marito che, guarda caso, era molto devoto a san Giuseppe. Quando eravamo fidanzati e parlavamo di fede spesso ripeteva “Quanto è bravo san Giuseppe, è il santo dei santi ma poco considerato!”. E così il primo regalo di Natale da fidanzati che gli feci fu una statuina di San Giuseppe. Una statuina che decidemmo di far divenire il primo personaggio del presepe di famiglia una volta sposati. Convolammo a nozze proprio nella chiesa di San Nicola ma, da ingrata, avevo quasi dimenticato quella promessa fatta a San Giuseppe. Una promessa che tornò alla mente in maniera quasi dirompente dopo circa venti anni quando si realizzò anche un desiderio lavorativo che avevo sempre avuto nel cuore e a cui avevo oramai rinunciato.
Grazie o San Giuseppe per il dono di mio marito e dei figli che ci sono stati dati in dono. Vorrei invitare i giovani ad avere una grande devozione per questo meraviglioso santo che Dio stesso ha scelto per essere il papà di Gesù. Siate casti e maturate il desiderio di avere una famiglia fondata sulla roccia di Gesù Cristo nostro Signore e che vi aiuti a crescere nell’amore reciproco e a far sì che anche dopo cinquanta o più anni di matrimonio, tra moglie e marito ci sia lo stesso sguardo d’amore del primo giorno da innamorati.”