Una risposta unica

III° settimana di Quaresima – Venerdì

Commento al Vangelo di Marco 12,28b-34

A cura di Don Giovanni Boezzi

Di fronte all’urgenza di due impegni…è facile cercare la scappatoia del disimpegno. Deve succedere qualcosa del genere per l’impegno dell’amore di Dio e del prossimo. Non è questione di moralismo; non è questione di condanna di un culto esteriore per un’etica dell’interiorità (che poi non riusciamo a identificare e a realizzare); ma è questione che c’è una proposta e una possibilità offerta da Gesù: l’amore vissuto con tutto il cuore, senza misure limitative. Questa, la possibilità sbalorditiva.

E noi ci presentiamo con ridicoli bilancini di precisione, misuriamo, dosiamo, stabiliamo quanti comandamenti si possano adempiere e quanti trasgredire. Lui ha chiuso ogni discussione, fornendo una risposta, unica per l’unica volta. «Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto alla legge» taglia corto Paolo (Rm 13,8).

Per noi, oggi, in traduzione contemporanea, ecco le ultime righe, lo scarno testamento di don Milani a quella limitata porzione dell’umanità che erano i quattro ragazzi di Barbiana: «Caro Michele, caro Francuccio, cari ragazzi, non ho punti di debito verso di voi, ma solo crediti. Verso l’Eda invece ho solo debiti e nessun credito. Traetene le conseguenze sia sul piano affettivo che su quello economico…Cari gli altri, non vi offendete se non vi ho rammentato. Questo non è un documento importante, è solo un regolamento di conti di casa (le cose che avevo da dire le ho dette da vivo fino ad annoiarvi) …Caro Michele, caro Francuccio, cari ragazzi, non è vero che non ho debiti verso di voi. L’ho scritto per dar forza al discorso! Ho voluto più bene a voi che a Dio, ma ho speranza che lui non stia attento a queste sottigliezze e abbia scritto tutto al suo conto. Un abbraccio, vostro Lorenzo.

(da Lettere di don Lorenzo Milani priore di Barbiana, Milano 1971, p. 324)

Oggi prego con il Salmo 80.

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Dal Vangelo secondo Marco (12,28b-34)

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. 

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