La notte di Natale
San Salvo. Fuori l’aria e’ gelida,ma il freddo non arriva al cuore. Per le strade non si respira aria di Natale,ma ogni passante ne porta un po’ con se’. Ne nasconde una piccola porzione sotto il cappotto e la protegge come una giovane madre che culla il suo bimbo fra le braccia in piena notte. Per le strade c’e’ silenzio,ma il lamento di quel bimbo rompe la quiete. Per le strade c’e’ dolore,ma le sue fossette sopprimono ogni malinconia. Per le strade il tempo scorre,ma tra le braccia della madre le lancette si fermano mentre la pioggia cade leggera sulle gote rosse del piccolo. Una goccia gli accarezza il viso della fronte fino al nasino,poi si mischia con le sue lacrime,che la madre asciuga con un tocco delicato.
Si gela,non c’e’ riparo. Ci sono fame e sete,paura e buio. Ma la notte di Natale e’ Speranza,una Speranza che non si esaurisce mai,alla continua ricerca del cuore a cui concedersi. Cosi’,un uomo scorge da lontano delle sagome sul ciglio della strada. Il bimbo si e’ addormentato,ma la madre non trova pace. Ordina alla sua mente di fare silenzio,ma i pensieri la angosciano fino a farle mancare il respiro. Quel signore si avvicina lentamente alla donna,le porge del pane,del latte e qualche moneta;poi le sorride. “Buon Natale!” esclama. Gli occhi della giovane si riempiono di meraviglia e gratitudine. E’ mezzanotte. Il bimbo d’un tratto si sveglia e sorride dolcemente. E’ mezzanotte anche nel bagliore dei suoi occhi scuri. Finalmente e’ Natale anche l’,sul ciglio della strada.
Serena D’Alessandro