Mamma di Gesù, casalinga per eccellenza

Oggi Santa Madre Chiesa celebra la solennità dell’Assunzione di Maria Santissima, dogma di fede, secondo il quale Maria, madre di Gesù, al termine della sua vita terrena, andò in paradiso in anima e corpo. E’ questo un culto che si è diffuso e radicato nella devozione popolare a partire dal V secolo d.C.. Il 1º novembre 1950, Papa Pio XII, avvalendosi dell’infallibilità papale, proclamò il dogma con la costituzione apostolica Munificentissimus Deus con la seguente formula: «La Vergine Maria, completato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo»

Complici anche le grandi opere ispirate alla mamma di Gesù, tendiamo ad immaginarci la Mamma di Gesù come una donna perfetta quasi aerea. Ma Maria è stata una donna in carne e ossa, che molto probabilmente ha sofferto la povertà, l’emarginazione, il giudizio spietato degli altri, le doglie del parto, la perdita di un figlio e tutte quelle sofferenze umane di una qualsiasi altra donna vissuta in ogni tempo e in ogni luogo del mondo.

E pensando a Maria come una donna in carne e ossa possono sorgere spontanee tantissime domande: che carattere aveva, si inquietava mai, come organizzava il suo tempo, aveva degli hobby, ma soprattutto che lavoro faceva?

Con molta probabilità era una semplice casalinga che si occupava della cura della famiglia e della propria casa. Era forse una donna di routine che ogni giorno faceva le stesse cose e casomai arrivava a sera stanca morta ma con la sensazione di non aver fatto nulla di speciale proprio perchè consumata da un fare e un ricominciare a fare sempre le stesse identiche cose. Eppure già la sua presenza continua e viva nella sua casa casa e nella sua famiglia hanno prodotto dei frutti incredibili e che possiamo ancora gustare a distanza di 2000 anni.

Probabilmente iniziava la sua giornata affidando a Dio, se stessa, la sua giornata, il suo agire, il suo amato Giuseppe e suo figlio Gesù e continuava a dialogare con Lui durante tutto il corso della giornata.

E forse le sue giornate erano occupate anche dal correre in aiuto di chi viveva delle difficoltà umane, spirituali e materiali. Forse tesseva anche delle belle reti di amicizie sincere.

Non sappiamo se avesse avuto la possibilità di scegliere un altro lavoro, come ai tempi di oggi, avrebbe scelto ugualmente di essere semplicemente moglie e mamma. Da quanto ci è stato trasmesso nel corso del tempo possiamo solo immaginare l’amore e la dedizione con cui portava avanti ogni microscopico impegno di donna.

Se consideriamo che ai tempi di oggi spesso il lavoro di casalinga viene considerato dalla società e dallo stato un non lavoro e una professione da nulla facenti quasi da sficate, immaginare la Mamma di Gesù che faceva questo lavoro, possiamo contemplare la meraviglia, lo stupore e la creatività senza fine del lavoro di casalinga.

Una parola che identifica questo agire della donna Maria la troviamo nei Proverbi 31, 10

Una donna perfetta chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
11In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
12Essa gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
13Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
19Stende la sua mano alla conocchia
e mena il fuso con le dita.
20Apre le sue mani al misero,
stende la mano al povero.

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